Formula 1

La Ferrari riparte da Baku: ‘Abbiamo lavorato duro’

Dopo quasi un mese di pausa si riparte dall'Azerbaigian, e il team principal del Cavallino è fiducioso. Ma non tutti gli aggiornamenti andranno in pista

‘Già in Australia eravamo cresciuti, intendiamo ripartire da lì’
(Keystone)
28 aprile 2023
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Il Gp dell'Azerbaigian, se non una svolta, deve essere per la Ferrari un momento di ripartenza nel Mondiale di Formula 1, che così poche soddisfazioni ha dato finora alla scuderia italiana. A dirlo – in una settimana segnata da un nuovo scossone all'interno del team, con l'addio del direttore sportivo Laurent Mekies che passerà all'Alpha Tauri al posto di Franz Tost – è lo stesso team principal del Cavallino, Frédéric Vasseur, a qualche ora dalla riaccensione dei motori in quel di Baku, dopo la lunga sosta seguita al terzo Gp stagionale. «In Australia avevamo già fatto un passo avanti in termini di prestazioni pure e per l'Azerbaigian intendiamo ripartire da lì» sono le parole dell'ex team principal ha dichiarato il francese al sito della Ferrari. «È passato quasi un mese dall'ultimo Gran Premio e in queste settimane abbiamo lavorato duramente a Maranello sullo sviluppo della SF-23 – aggiunge Vasseur –, sia in termini di miglioramento dell'attuale pacchetto vettura, sia sul fronte degli aggiornamenti pianificati, che saranno introdotti gradualmente nel corso delle prossime gare. Charles (Leclerc, ndr) e Carlos (Sainz, ndr) hanno fatto la loro parte, lavorando al simulatore e dandoci feedback importanti», aggiunge il francese.

In Azerbaigian la Ferrari non porterà tutti gli aggiornamenti alla SF-23 sui quali a Maranello hanno lavorato, ma sostanzialmente solo quelli più adeguati al format appena approvato dalla F1 Commission, che prevede libere ridotte a un'ora, la qualifica per il Gp il venerdì pomeriggio e il sabato dedicato alla qualifica breve per la gara sprint che si tiene nella stessa giornata, in uno scenario che è parzialmente un' incognita, anche per le molte limitazioni regolamentari quali l'uso obbligato di determinati pneumatici in quello che è stato battezzato ‘sprint shootout’.