Il pilota degli anni ’80 accusato di razzismo
L’ex pilota brasiliano di Formula 1 Nelson Piquet si è scusato mercoledì col 7 volte campione del mondo Lewis Hamilton. Piquet, che aveva chiamato il britannico "negretto" (neguinho) in un video, ha voluto chiarire il suo pensiero. "Mi scuso di tutto cuore con tutti coloro che hanno potuto offendersi, compreso Lewis, che è un pilota incredibile", ha comunicato il 69enne tre volte iridato. "La traduzione che sta circolando ora in rete, ad ogni modo, non è corretta". In una clip dello scorso novembre, ma riapparsa in Internet questo martedì, Piquet ha usato il termine incriminato per definire Hamilton mentre parlava di un incidente che vedeva coinvolti Lewis e Max Verstappen nel primo giro del Gp di Gran Bretagna dello scorso anno.
"Ho usato quella parola senza riflettere" ha precisato il brasiliano, "e non voglio difendermi, ma voglio precisare che quel termine è stato largamente – e storicamente – usato nella lingua portoghese per definire semplicemente un ragazzo, o una persona, senza avere alcun significato offensivo. Non userei mai la parola utilizzata in certe traduzioni relative a questa faccenda. Condanno fermamente ogni interpretazione secondo cui avrei usato quel termine per sminuire un pilota per via del colore della sua pelle".
"Questa mentalità arcaica deve cambiare", aveva reagito martedì Lewis Hamilton. Le parole di Piquet sono state massicciamente condannate nel mondo della Formula 1, dalla Federazione internazionale (FIA), dalle varie scuderie e da altri piloti. Nelson Piquet, fra l’altro padre della compagna di Max Verstappen, è un sostenitore di Jair Bolsonaro, capo di Stato brasiliano di destra.