Formula 1

Pazza domenica dal finale folle. E Verstappen è campione

All’ultimo giro, anche grazie all’incidente di Latifi che fa entrare in pista la safety car, l’olandese passa Hamilton e vince. Ricorsi Mercedes respinti

C’è un olandese, ed è il primo, sul tetto del mondo (Keystone)
12 dicembre 2021
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Un finale palpitante, in chiusura di una stagione a dir poco incredibile. Con quell’incidente di Nicolas Latifi negli ultimissimi istanti del Gran Premio di Abu Dhabi, l’ultimissimo della stagione, in cui si assegna il titolo mondiale di F1. Un duello fino all’ultimo giro, con Lewis Hamilton e la sua Mercedes che sembravano lanciatissimi verso il successo, fino appunto all’uscita del canadese della Williams, che costringe la safety car a entrare in pista. A quel punto, l’altro grande protagonista di questo Mondiale, Max Verstappen, si fionda ai box per cambiare le gomme soft, riaprendo improvvisamente tutto. Quando si riparte, all’ultimissimo giro, con le gomme nuovissime si lancia in un folle sprint, con il pubblico in visibilio. Un ultimo giro incredibile, in cui ci si gioca l’intera stagione, con l’olandese che riesce a passare il britannico, il quale prova a rientrare sul rivale, senza però riuscirci, vedendo così sfumare proprio negli ultimissimi metri la possibilità di mettere le mani sul suo ottavo titolo mondiale. In un epilogo di stagione incredibile, impensabile.

Doppio reclamo per «irregolarità». Ma è tutto inutile

L’intensissima domenica, tuttavia, non poteva non avere degli strascischi anche post gara. Infatti la scuderia Mercedes ha ufficialmente contestato il risultato di Abu Dhabi, in particolare protestando per quanto avvenuto in regime di safety car, dopo il quale Verstappen ha superato all’ultimo il britannico.

La safety car era entrata in pista dopo un incidente occorso alla Williams, al giro 53: in un primo momento, il direttore di gara Michael Masi non aveva permesso ai piloti in ritardo - compreso quindi Verstappen, che aveva cambiato le gomme - di tornare alle loro posizioni originali, ma poi ha cambiato idea con l’olandese che è potuto tornare alle spalle di Hamilton, poi superato alla ripresa della corsa. Secondo la Mercedes, però, non tutte le auto sarebbero tornare alla posizione originale al momento della ripartenza, quindi questa non sarebbe stata regolare.

Una tesi, quest’ultima, che dopo molte discussioni, al termine di un’udienza in cui sono state sentite tutte le parti, iniziata alle 19.45 ora locale, è stata rigettata dai commissari di gara, che hanno deciso di respingere entrambi i ricorsi Mercedes, certificando così la conquista del titolo mondiale piloti da parte dell’olandese della Red Bull.