Formula 1

'Nessuno muove un dito ma so chi siete, vi vedo'

Durissima accusa di Lewis Hamilton al mondo della Formula Uno ('Dominato dai bianchi') per il silenzio sulla morte di George Floyd a Minneapolis

1 giugno 2020
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«Siete delle grandi star, ma restate in silenzio di fronte all'ingiustizia». Non ha usato mezze parole, Lewis Hamilton, per denunciare la mancata denuncia da parte di colleghi e addetti ai lavori della Formula Uno del grave fatto di sangue a sfondo razzista che lo scorso 25 maggio ha visto la morte a Minneapolis di George Floyd che ha poi scatenato molte manifestazioni di protesta degenerate  in scontri e violenza. Sono molti gli sportivi illustri che hanno fatto sentire la loro voce di profondo dissenso. Tra questi Michael Jordan, Lebron James e Serena Williams, ma anche alcuni dei protagonisti della F1 messa sotto accusa da Hamilton: Daniel Ricciardo, pilota della Renault, Charles Leclerc della Ferrari («È nostra responsabilità denunciare il razzismo, non dobbiamo restare silenziosi») e Lando Norris (McLaren).

'Nessuno muove un dito'

«Nessuno muove un dito nella mia industria, uno sport dominato dai bianchi», ha invece accusato Hamilton. «In quell'ambiente, sono una delle poche persone di colore, resto ancora una volta solo. Speravo che aveste ormai capito perché accadano queste cose, mi sarei aspettato una reazione, ma invece non potete schierarvi con noi. Sappiate però che so chi siete e che vi vedo». 

Il 35enne pilota britannico di origini caraibiche ha detto di sostenere soltanto le manifestazioni di protesta pacifiche, aggiungendo però che «non ci può essere pace finché i nostri sedicenti dirigenti non danno avvio al cambiamento, non soltanto negli Stati Uniti, ma ovunque nel mondo. Il modo in cui le minoranze sono trattate deve cambiare. Non siamo nati con il cuore pieno di razzismo e di odio, sono quelli che ammiriamo che ci li hanno inculcati».