L’ultimo quarto di finale di Euro 2024 promette spettacolo in campo e fuori, complice la controversa esultanza di Merih Demiral
Sarà una sfida rusticana e fra due squadre in cerca di quella gloria ormai perduta. L’ultimo quarto di finale di Euro 2024 fra Paesi Bassi e Turchia in programma questa sera alle 21 sul campo dell’Olympiastadion di Berlino sarà tuttavia caratterizzato da un clima politico difficile. Non pronosticata fra le migliori otto a inizio torneo, la compagine di Montella sarà di nuovo sostenuta dalla foltissima diaspora su territorio germanico e... anche dal presidente Recep Erdogan. Sì, perché i rapporti fra Berlino e, appunto, Ankara sono ulteriormente stati compromessi dalla controversa esultanza di Merih Demiral.
Il difensore ha realizzato la doppietta che ha permesso alla sua rappresentativa di superare 2-1 l’Austria e raggiungere i quarti di finale, ma il simbolo dei Lupi Grigi (movimento nazionalista di estrema destra) non è piaciuto. “Nessun messaggio nascosto, ma solo l’orgoglio di mostrare la mia identità turca”, ha commentato il diretto interessato. L’indagine della Uefa ha comunque sospeso due giornate Demiral, sancendo forse la conclusione della sua campagna europea. Una decisione sfociata in un caso diplomatico. Il governo tedesco ha denunciato l’intrusione della politica in una competizione sportiva, mentre il presidente turco ha dichiarato: “Qualcuno critica il fatto che i tedeschi hanno le aquile sulle loro maglie? Che i francesi hanno un gallo come simbolo? Merih (Demiral, ndr) ha solo mostrato il suo entusiasmo per questa immagine”.
L’atmosfera sarà dunque elettrica. Fallita la qualificazione alla Coppa del Mondo in Qatar e mestamente uscita nella fase a gironi all’ultimo Europeo, la Turchia non sembrava in grado di essere la classica outsider. Eccezion fatto l’esordio al cospetto del Portogallo, però, la compagine di Montella si è dimostrata solida e coriacea in tutte le sfide. Il calore del pubblico cercherà quindi d’incitare le mezzelune a raggiungere la terza semifinale in un grande torneo dopo la Coppa del Mondo del 2002 e la rassegna continentale del 2008.
Ma per riuscirci dovranno superare i Paesi Bassi, la cui ultima apparizioni nei quarti di finale risale proprio al 2008. Van Dijk e compagni sono una generazione d’oro, ma talvolta faticano a dimostrare sul campo tutto il loro valore. La sofferta vittoria sulla Polonia è stata infatti seguita da un insipido pareggio (0-0 il risultato finale) al cospetto della Francia e da una sconfitta con l’Austria, che ha messo in luce ogni fragilità difensiva. La Nazionale Oranje ha comunque battuto 3-0 la Romania negli ottavi dando, forse, il via alla sua campagna europea. Trovare l’equilibrio tra la disciplina collettiva e la creatività di Gakpo, Xavi Simons e Depay sarà una delle chiavi principali della partita. L’altra sarà la gestione di ogni emozione. I Paesi Bassi pensano ancora a quel quarto di finale dell’ultima Coppa del Mondo, quando s’inchinarono nell’appendice dei rigori all’Argentina.