Nel gruppo A sarà una domenica di verdetti. Ultima chiamata per il Belgio: vincere per continuare a sperare
Vietato pareggiare. Perché la divisione della posta tra Ungheria e Scozia significherebbe l’eliminazione di entrambe al termine della fase a gironi. In concomitanza con la partita fra Svizzera e Germania di domani Francoforte, a cui ovviamente guarderanno entrambe con molta attenzione, a Stoccarda si gioca dunque un’altra sfida di capitale importanza per i destini di magiari e scozzesi, con i primi ancora fermi al palo e i secondi con un sol punto (raccolto contro i rossocrociati), ma con ancora delle chance di accedere alla seconda fase del torneo, flebili come seconda di girone, ma più concrete come una delle migliori 4 fra le terze classificate.
Combattiva e aggressiva fin dal primo minuto, mercoledì la Scozia era riuscita a strappare un punto agli elvetici, e alla vigilia dell’ultima partita della prima fase può ancora sperare di scavalcare l’undici di Murat Yakin, anche se la differenza reti, ora come ora, depone chiaramente in favore dei rossocrociati (-4 per la truppa di Steve Clarke e +2 per la Svizzera).
Per giocarsi le loro ultime chance di passare il turno, gli ungheresi dovranno forzatamente disputare una partita all’offensiva, ragion per cui Scott McTominay e compagni avranno almeno il vantaggio di poter fare leva sul contropiede per cercare di vincere la partita e rimettere a posto la loro differenza reti, zavorrata dalla pesante sconfitta in entrata contro la Germania.
È un Belgio che non ha più diritto all’errore quello che scenderà in campo stasera (alle 21) contro la Romania. Dopo lo scivolone d’entrata con la Slovacchia, impostasi 1-0, i Diavoli rossi devono assolutamente trovare la reazione se vogliono evitare che il fantasma di una prematura eliminazione, come quella patita al Mondiale del 2022, si materializzi. Tra il dire e il fare c’è per`p di mezzo una Romania lanciatissima, capace di vincere il suo girone qualificativo – quello comprendente pure la Svizzera –senza subire sconfitte e travolgere con un perentorio 3-0 d’entrata l’Ucraina a questo Eurpeo. Al di là di tutto, il Belgio possiede tutti i numeri per forzare la decisione in ogni momento. Ma la sua cronica mancanza di efficacia, ben riassunta dalle parecchie occasioni non capitalizzate da Romelu Lukaku contro gli slovacchi, potrebbe costargli cara.
A fare da antipasto alla partita serale ci penseranno però le due sfide valide per la seconda tornata del gruppo F. Alle 15 ad Amburgo Georgia-Repubblica Ceca e alle 18 a Dortmund Turchia-Portogallo.