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Andy Robertson: ‘Vogliamo che si veda la vera Scozia’

Il laterale del Liverpool si dice convinto della reazione di tutta la squadra dopo la brutta prestazione contro la Germania

18 giugno 2024
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L’acqua scesa a catinelle nella giornata di ieri (per motivi di sicurezza è stato temporaneamente evacuato anche il centro stampa e sono state chiuse tutte le Fan Zone, lasciando a bocca… asciutta i circa 60’000 membri della Tartan Army presenti in città) e quella prevista per buona parte della giornata di domani faranno di Svizzera - Scozia una “gara bagnata”, come direbbero in Formula 1. Se il terreno dello stadio di Colonia dovesse avere problemi di drenaggio e diventasse oltremodo pesante, la selezione di Steve Clarke, particolarmente a suo agio nel gioco fisico e in “modalità battaglia”, potrebbe trarne un importante vantaggio. D’altra parte, gli scozzesi sono consci di come la sfida contro i rossocrociati rappresenti un passaggio di fondamentale importanza sulla strada di una qualificazione alla fase a eliminazione diretta. Ottavi di finale che rappresentano l’obiettivo principale di una nazione che vive di e per il calcio, ma sempre rimasta con la “pepa tencia” in mano quando si è trattato di proseguire il cammino dopo la fase a gironi. In otto partecipazioni ai Mondiali – la prima volta, guarda caso, nel 1954 proprio in Svizzera – e in tre presenze agli Europei (l’ultima tre anni fa), mai il suono delle cornamuse è risuonato al di là delle prime tre partite. Alla luce della prestazione offerta nella partita d’esordio contro la Germania, nella quale sono stati letteralmente sopraffatti dai padroni di casa, non sembra essere questo l’anno nel quale il tabù verrà finalmente sfatato. Ciò non significa però che gli scozzesi non ci credano. Al contrario, sono convinti di poter ribaltare la situazione. Una convinzione che poggia in primo luogo sulle buone qualificazioni portate a termine, durante le quali si sono pure tolti lo sfizio di rimandare a casa con le pive nel sacco nientemeno che la Spagna. E che trova ulteriore conforto nella consapevolezza di avere in rosa alcuni giocatori di assoluto valore, in primis il capitano Andy Robertson, pilastro del Liverpool e il centrocampista del Manchester United, Scott McTominay.

Ed è proprio stato il laterale sinistro del Liverpool a presentarsi davanti ai microfoni... «Gli ultimi giorni non sono stati facili. Tuttavia, non dobbiamo dimenticare che la prima partita l’abbiamo disputata contro una selezione molto forte. Noi non siamo stati in grado di rispondere presente e loro ci hanno puniti. Sabato c’era profonda delusione in tutto il gruppo, ma ho concesso ai ragazzi fino alla sera per smaltire la rabbia, poi ho ricordato a tutti che l’Europeo non è finito e ci rimangono due impegni per dimostrare qual è la vera Scozia. Ci siamo guardati negli occhi, consci che quelli visti a Monaco non eravamo noi, non eravamo quelli reduci da un ottimo percorso nelle qualificazioni. All’esordio in pochi avrebbero scommesso su di noi e, probabilmente, meno ancora lo farebbero domani alla luce della nostra prestazione di venerdì. Ma io so che possiamo far meglio, soprattutto se torneremo a essere noi stessi».

Sabato pomeriggio tutta la squadra ha assistito alla vittoria della Svizzera contro l’Ungheria... «Ha disputato un prestazione eccellente. D’altra parte, tutti sanno che quella elvetica è una selezione esperta, reduce da numerose fasi finali e capace di gestire patite di questo calibro. Non ha caso è composta da giocatori di primissimo piano che militano nei campionati più importanti d’Europa. Noi siamo convinti di poter fare una prestazione di livello, ma loro, ovviamente, penseranno la stessa cosa...».