CICLISMO

Lombardia, una poltrona per tre

Sabato tra Como e Bergamo l'ultimo Monumento della stagione. A giocarsi la vittoria gli sloveni Pogacar e Roglic e il belga Evenepoel

Tadej Pogacar, l’ultimo vincitore della classica delle Foglie morte
5 ottobre 2023
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L'ultimo dei cinque "Monumenti", il Giro di Lombardia, è in programma sabato e metterà la parola fine al 2023 agonistico, per lo meno alle gare che hanno fatto la storia di questo sport, visto come nel ciclismo moderno la stagione si svolga ormai sui dodici mesi. La classica delle Foglie morte, che ha sorriso a Tadej Pogacar negli ultimi due anni, dovrebbe festeggiare ancora una volta un corridore di primo piano.

Questa 117ª edizione del Lombardia segue lo stesso percorso di due anni fa, con partenza da Como e arrivo a Bergamo lungo 238 km. Nel 2022, la corsa si era svolta in direzione opposta, da Bergamo a Como, come è stato per la maggior parte dell'ultimo decennio. Il passaggio sul Passo di Ganda, a 30 km dall'arrivo, dovrebbe essere il giudice di un finale praticamente senza pianura e con, in successione Berbenno, Dossena, Zambla Alta e Ganda, i quali, aggiunti all'iniziale Ghisallo portano il dislivello complessivo a 4'400 metri. I chilometri finali saranno caratterizzati dall'ascesa verso Bergamo Alta, da Porta Garibaldi e Largo Aperto, poi la discesa verso il traguardo.

Alla luce delle numerose e lunghe salite, il Lombardia non è aperto soltanto ai cacciatori di classiche, ma anche a scalatori, comunque in grado di scattare con decisione, in particolare sulle pendenze che portano a Bergamo Alta (oltre il 10%), sulle quali dovrebbe decidersi la corsa. Vincitore delle ultime due edizioni, Tadej Pogacar è chiaramente uno dei favoriti. Dopo aver mancato la vittoria al Tour de France, lo sloveno dovrebbe essere molto motivato ad aggiudicarsi un secondo Monumento stagionale, avendo fatto suo il Giro delle Fiandre.

In seguito a una Vuelta difficile, Remco Evenepoel dovrebbe avere serie ambizioni dopo essersi imposto nella Liegi - Bastogne - Liegi. Oltre al campione del mondo a cronometro, è da annoverare tra i favoriti pure il vincitore del Giro, Primoz Roglic. Non ci sarà, per contro, Mathieu van der Poel, vincitore degli altri due Monumenti di quest'anno (Milano-Sanremo e Parigi-Roubaix).

Hirschi luogotenente di Pogacar

Oltre a Tadej Pogacar, la Uae Emirates potrà contare su Marc Hirschi. Il vincitore del Giro d'Ungheria e del Giro del Lussemburgo è stato il corridore svizzero più vincente della stagione. Il bernese, che quest'anno non ha preso parte a nessun grande giro e ha partecipato soprattutto a gare minori, non è però riuscito a salire sul podio del World Tour 2023.

Hirschi ha dimostrato di essere in buona forma, in particolare nelle gare autunnali italiane, come testimonia il secondo posto colto giovedì nel Gran Piemonte. Tuttavia, sembra improbabile che sabato possa diventare il primo corridore svizzero a vincere un Monumento dai tempi di Fabian Cancellara (Giro delle Fiandre 2014), dato che dovrà aiutare Pogacar. Anche la compagine elvetica guidata da Cancellara, la Tudor Pro Cycling, sarà al via. Il ciclismo svizzero, con il Lombardia ha spesso trovato il feeling giusto. Complessivamente le vittorie sono state cinque, l'ultima quella di Oliver Zauggn nel 2011. In precedenza, erano saliti sul gradino più alto del podio Tony Rominger (1989 e 1992), Pascal Richard (1993) e Oscar Camenzind (1998). E non vanno nemmeno scordati i secondi posti di Richard (1990) e Fabian Jeker (1996) e i terzi ancora di Richard (1994), Felice Puttini (1998) e Camenzind (2022).

Il Lombardia 2023 sarà per diversi corridori l'ultima passerella in gruppo, a partire dallo scalatore francese Thibaut Pinot. Oltre a Pinot, il tre volte campione del mondo Peter Sagan, il campione olimpico Greg van Avermaet e il due volte campione del mondo a cronometro Rohan Dennis disputeranno la loro ultima gara World Tour.