Scattano martedì gli ottavi di finale di Champions League. Con Jashari e Kobel, in campo anche due svizzeri (altri due mercoledì, più due infortunati)
La nuova formula della Champions League, senza sorteggi pilotati che non siano dettati dalle prestazioni e dalla classifica del girone unico, regala agli appassionati ottavi di finale da brivido. Da una parte del tabellone il derby di Madrid tra Real e Atletico, dall'altra quello tedesco tra Bayern Monaco e Bayer Leverkusen e la sfida tra Psg e Liverpool.
Il match di cartellone della prima giornata è quello che andrà in scena sul palcoscenico verde del Santiago Bernabeu. Le due storiche rivali cittadine avrebbero fatto volentieri a meno di affrontarsi già agli ottavi, la responsabilità è ovviamente della titubante fase a girone unico delle “merengues”. In Champions, i loro derby hanno sempre contraddistinto fasi successive della competizione: la finale (2014 e 2016), la semifinale (2017) e i quarti (2015). Quattro sfide con un unico comun denominatore: la vittoria del Real. Ma quest'anno i “colchoneros” sono intenzionati a scrivere una nuova pagina di storia, approfittando di un avversario meno in palla rispetto al solito, a causa dei numerosi infortuni nel settore difensivo. Tant’è che gli ultimi tre testa a testa si sono conclusi sul risultato di 1-1. Tuttavia, il ritorno in forma di Kylian Mbappé fa pendere la bilancia dei pronostici dalla parte di Ancelotti e compagni, anche se contro il rigore difensivo dell'Atletico e la sua prolifica coppia d'attacco formata da Julian Alvarez e Antoine Griezmann, anche il 15 volte vincitore del trofeo potrà trovare delle difficoltà.
Quella tra Mbappé e Griezmann sarà una sfida all'interno della sfida. Entrambi sognano di arrivare fino in fondo e conquistare un trofeo che finora è sempre sfuggito loro. A Mbappé, in particolare nel 2020, quando con la maglia del Psg aveva visto il sogno infranto dal gol di Kingley Coman che aveva regalato il trofeo al Bayern Monaco. Griezmann, che sulla sponda biancorossa della capitale spagnola ha trovato la sua giusta dimensione, aveva accarezzato la coppa sia nel 2014, sia nel 2016, in entrambe le occasioni battuto proprio dal Real: la prima volta 4-1 ai supplementari dopo che Ramos aveva siglato il gol del pareggio al 93’, la seconda 5-3 ai rigori dopo l'1-1 dei regolamentari e l'errore di Griezmann dal dischetto al 48’.
Sia Mbappé, sia Griezmann stanno trascinando le rispettive squadre. Il capitano della Nazionale francese, dopo un Europeo e un inizio di stagione estremamente deludenti, sta salendo in cattedra, con 28 reti in 40 partite e addirittura 14 nelle ultime 15 partite, tra cui la tripletta con la quale ha steso il Manchester City proprio nei playoff di Champions... «Avevo sognato un momento così sin dalla mia infanzia – ha commentato dopo aver rimandato a casa Guardiola e i suoi Citizens –. Molte persone mi avevano parlato del significato di giocare per un club come questo e delle sensazioni di una grande notte al Santiago Bernabeu: adesso l'ho vissuta di persona, l'ho vista con i miei occhi e spero di riviverne molte altre».
Se Mbappé sta vivendo la sua prima stagione alla Casa Blanca, Antoine Griezmann è verosimilmente giunto all'ultima con la maglia dei “materassai”. L'anno prossimo, infatti, dovrebbe emigrare negli Stati Uniti e spera di chiudere la sua avventura a Madrid con un primo successo personale nella Liga, sfuggitogli nel 2021 quando l'Atletico si era aggiudicato il titolo nazionale proprio nella stagione in cui “Grizou” aveva fatto le valigie alla volta di Barcellona. Sempre efficace sul fronte offensivo, con 16 reti e 7 assist, e autore di un lavoro difensivo irreprensibile, il biondo francese ha trovato un partner ideale in Julian Alvarez, campione del mondo argentino per il quale l'Atletico ha sborsato 75 milioni di euro a favore del Manchester City. Nelle 40 partite disputate tra Liga, Coppa del Re e Champions, l’“Araña” ha totalizzato 21 reti e 5 assist (6 e 1 nelle otto partite nella Coppa dalle grandi orecchie).
Da seguire con attenzione anche lo scontro delle panchine tra due finissimi tattici: Carlo Ancelotti da una parte, Diego “Cholo” Simeone dall'altra. Una sfida nella sfida...
Negli ottavi di Champions League sono impegnati anche quattro svizzeri, ai quali si aggiungono gli infortunati Yann Sommer (Inter) e Jordan Lotomba (Feyenoord), ovviamente costretti al palo. Dopo essersi qualificato al 24° e ultimo posto, il Bruges di Ardon Jashari ha eliminato a sorpresa l'Atalanta e alle 18.45 si appresta a ospitare l'Aston Villa, autore di un ottimo inizio di stagione, ma attualmente scivolato al decimo posto della Premier League, per quanto a sole cinque lunghezze dal Manchester City, quarto. Jashari, dopo un inizio difficile, è diventato uno dei perni della squadra, tant'è che il suo contratto è stato prolungato fino al 2029.
In campo martedì anche un altro rossocrociato, Gregor Kobel. Sfortunato protagonista dell'ultima finale, il Borussia Dortmund sta conoscendo una stagione difficile, con il decimo posto in Bundesliga e una qualificazione agli ottavi di Champions passata dai playoff. La fiducia, insomma, non è ai massimi livelli alla vigilia della sfida con i francesi del Lilla, settimi nel girone unico dopo aver battuto, tanto per gradire, sia il Real Madrid, sia l'Atletico Madrid.
L'ultima partita della prima serata opporrà il Psv Eindhoven all'Arsenal. Gli olandesi viaggiano su una nuvola dopo aver estromesso la Juventus nei playoff, mentre l'Arsenal con un solo punto nelle ultime due di campionato si è praticamente giocato la Premier e deve puntare sulla Champions, nonostante una batteria di attaccanti falcidiata dagli infortuni.