Come nel 2012 l’Acb supera l’ostacolo lucernese, accedendo al secondo turno di Coppa Svizzera grazie a un gol di Chacon e al rigore di L’Ghoul
Dodici anni dopo l’ultimo scontro diretto al Kleinfeld, Kriens e Bellinzona si ritrovano una di fronte all’altra con l’obiettivo di compiere il primo passo nell’edizione del centenario di Coppa. E proprio come accaduto nel lontano 2012, quando a decidere la sfida tra le due compagini militanti nella categoria cadetta fu Antonio Marchesano, il successo al termine della sfida sorride ai granata.
La formazione di Manuel Benavente, rimasta «sul pezzo» sino al triplice fischio finale di Urs Schnyder, supera così il primo turno imponendosi sugli ostici dirimpettai lucernesi - che hanno avviato la stagione di Promotion League con quattro punti sui sei disponibili - grazie alle reti di Thomas Chacon (abile a sfruttare un errore difensivo dei confederati) e Nassim L’Ghoul (dagli undici metri) nella prima frazione. A poco, se non a livello puramente numerico, è valso il dimezzamento dello scarto giunto a metà ripresa - dopo l’espulsione per doppia ammonizione dell’attaccante locale Andi Ukmata - a opera del fantasista Luka Sliskovic, il quale ha il merito di rendere infuocato il resto della contesa. Una fase finale in cui Dragan Mihajlovic e compagni mantengono la calma necessaria per portare a casa una gioia attesa ma tutt’altro che scontata, considerata in particolare la caratura di una squadra ambiziosa e intenta a tornare ben presto tra i professionisti.
Pur senza poter contare sull’apporto dell’esperto Nico Siegrist e del centravanti Célien Wicht, gli svizzerocentrali danno parecchio filo da torcere ai granata, dal canto loro costretti a rinunciare a elementi quali Hugo Lamy, Johan Nkamma e Aris Sörensen. Oltre alla conferma tra i pali dell’ex Sciaffusa Simon Enzler e la titolarizzazione di Nehemie Lusuena (già in campo la scorsa settimana a Neuchâtel per l’esordio in maglia bellinzonese), lo staff tecnico sfrutta il primo «slot» di sostituzioni inserendo al centro del reparto offensivo il talentuoso italo-burkinabé Issouf Diarra, arrivato all’ombra dei Castelli un paio di giorni or sono dopo un’annata completa disputata tra le fila del Figline (8 reti e 3 assist in Serie D). Sicuramente una notizia positiva per l’Acb, che potrà d’ora in avanti contare sulle prestazioni del 19enne di scuola-Fiorentina.
Superato lo scoglio biancoverde, i sopracenerini attendono ora di conoscere il nome del loro prossimo avversario in Coppa, che verrà definito domani sera, quando verrà effettuato il sorteggio per i sedicesimi di finale.
Opposto al Wil, il Taverne rimane aggrappato per una cinquantina di minuti al sogno di riuscire a sgambettare la formazione sangallese di Challenge League. Purtroppo, però, per la formazione sottocenerina di Prima Lega quel sogno è destinato a rimanere tale. Per colpa di un ticinese, oltretutto, Simone Rapp, che al 51esimo sblocca le marcature in favore del Wil, sfruttando un colpo di testa. Da quel momento in poi gli ospiti salgono in cattedra, e chiudono definitivamente i conti segnando due reti nel breve volgere di un paio di minuti (entrambe a firma Tim Staubli, al 68‘ e al 70’) che mandano definitivamente al tappeto i padroni di casa. Di Bourkaa, al 77’, il gol della bandiera.