In attesa di volare a Belgrado, il Lugano riceve il Servette, attuale leader di Super League
Questa sera a Cornaredo si ripresenta il duello tra i bianconeri e il Servette, dopo la recente sfida di Coppa Svizzera, nella finale di Berna, persa ai rigori. Attuali leder della Super League con tre vittorie in altrettante partite giocate ed esentati dai turni preliminari nelle Coppe europee, i ginevrini vorranno consolidare il loro primato. Il Lugano, dal canto suo, cercherà di prendersi la rivincita dopo lo smacco patito nella capitale.
Per questa sfida, Croci-Torti dovrà giocoforza operare un turnover, visto che giovedì prossimo i bianconeri saranno di scena a Belgrado contro il Partizan. «Una partita che non necessita di carica particolare – spiega il mister nella conferenza stampa prepartita –. Non dimentichiamo che la passata stagione non abbiamo mai vinto contro di loro. Per anni i ginevrini erano l’avversario più abbordabile: non perdevamo mai. L’anno scorso, invece, non siamo mai riusciti a portare i tre punti a casa, e questo sarà di grande stimolo per tutti noi. Non ho dovuto forzare niente nel messaggio all’indirizzo dei giocatori per lanciare questa partita: tutti sanno dell’importanza della stessa. I granata nelle prime tre uscite hanno dimostrato di essere una squadra vera, incontrando anche compagini toste come i campioni svizzeri dell’Yb. La concentrazione sarà altissima».
Un Lugano che per l’occasione ritroverà tra le sue file l’infortunato Vladi e il nazionale Steffen: entrambi potrebbero giocare o dall’inizio o venir inseriti a partita in corso. «Sono contento di avere a disposizione tutta la rosa, 23 giocatori e 4 portieri. Tutti sono pronti per giocare. Dovrò fare delle scelte, quest’anno cerco di fare qualcosa di diverso rispetto all’anno scorso; cerco ogni partita di giocare con gente più fresca possibile, in modo da poter essere pronti dal primo minuto. Senza dimenticare che martedì sotto l’aspetto mentale abbiamo disputato una grande partita, prosciugando tante energie. Dobbiamo poi anche essere molto onesti con noi stessi: sappiamo cosa ci attende se dovessimo giocare i playoff in Conference, con i possibili grandi nomi da affrontare (vedi Chelsea e Fiorentina): la partita di Belgrado sarà determinante. Pesa tantissimo sull’economia della stagione e anche sulla voglia di rimanere in Europa, ragion per cui dovremo anche pensare a questo; se un giocatore non è al 100%, rimane in tribuna».
Due parole sul Partizan? «Non è il Fenerbache, ma resta una squadra a cui dovremo prestare molta attenzione, soprattutto nell’andata sul loro campo, con uno stadio che ribollirà: in Serbia ci attende un match molto difficile. In Turchia abbiamo dimostrato il nostro valore, stasera ci saranno delle rotazioni pensando a quella partita, ma ho una rosa importante, vedi la trasferta a Basilea. Quelli che giocheranno faranno una grande partita».