Calcio

‘Granit? È come il buon vino: migliora col passare degli anni’

A pochi giorni dal calcio d'inizio di Euro 2024, Remo Freuler si dice molto fiducioso: ‘Ho l'impressione che non abbiamo ancora raggiunto il nostro apice’

‘In molti guardano a noi come la potenziale sorpresa. Vedremo...’
(Keystone)
11 giugno 2024
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Dopo una parentesi di un anno a Nottingham, Remo Freuler è tornato in Italia, dove ha ritrovato il suo calcio e, soprattutto, la sua identità. Quella che ne fa uno dei migliori centrali della Serie A. Così, come già fatto ai tempi dell'Atalanta, il 32enne zurighese si è subito imposto come il metronomo del gioco del Bologna. Sotto la guida di Thiago Motta, è stato protagonista di una stagione straordinaria, conclusa con il quinto posto in classifica, piazzamento sinonimo di qualificazione alla fase finale della Champions League. «La società attendeva da decenni di vivere una stagione simile, e la festa dei tifosi con cui è stato accolto questo risultato è stata all'altezza delle loro aspettative», racconta con un sorriso Freuler.

Ma di tempo per festeggiare, a tutti gli effetti, lo zurighese ne ha avuto poco. Visto che archiviata la Serie A, ha dovuto focalizzare la sua attenzione sull'Euro ormai alle porte, nella speranza di replicare il percorso compiuto nel 2021, quando la Svizzera si era fermata allo stadio dei quarti di finale. «Onestamente non so se la squadra del 2021 era più forte di quella attuale. Voglio credere che non sia così e, anzi, ho l'impressione che non abbiamo ancora raggiunto il nostro apice. Abbiamo trovato una bella alchimia in seno al gruppo: il campo di allenamento di San Gallo, in ogni caso, è andato nel migliore dei modi».

Sabato, per il suo debutto a Euro 2024, contro l'Ungheria, Freuler a centrocampo sarà affiancato dal suo capitano Granit Xhaka: «Granit è come il buon vino: con il passare degli anni migliora in qualità», taglia corto, confermando l'impressione destata quest'anno dalla Nazionale con la sua difesa a tre. Non sarà facile segnare un gol per lui... D'altro canto la sua lunga militanza in Italia gli ha insegnato che a vincere i titoli è la buona difesa. «Questa Svizzera non ha alcun motivo per nascondersi: ha tutte le carte in regola per nutrire reali ambizioni. So che molti osservatori guardano a noi come la potenziale sorpresa di questo Euro. Lo vedremo: prima di tutto si tratta di superare la fase a gironi: con l'Ungheria, la Scozia e la Germania, formiamo un gruppo molto equilibrato. Non ci sono squadre favorite: molto lo deciderà la forma di giornata».