Domani sera il Lugano va a Losanna per affrontare lo Stade, avversario che in gennaio aveva espugnato Cornaredo. Ancora cinque assenze per infortunio
Dopo la pausa dedicata alle diverse Nazionali, riecco il campionato di Super League: il Lugano è chiamato alla trasferta di Losanna, dove sabato alle 18 incontrerà lo Stade Losanna, cenerentola deI campionato, contro la quale i bianconeri, ancora una volta, devono far fronte a qualche infortunio di troppo. Non convocati per la trasferta vodese sono gli infortunati Bottani, Valenzuela, Belhadj, Vladi ed El Wafi. Non è una situazione ideale per Mattia Croci-Torti. «Speravo di non aver ancora di questi problemi – spiega il coach luganese durante la tradizionale conferenza stampa del venerdì –. Ma ci sono anche gli aspetti positivi, con un Aliseda pronto per scendere subito in campo e anche Doumbia, dopo la mezz’oretta giocata con il Parma, rientra tra i convocati. Dopo le molte critiche ricevute per l’amichevole italiana, devo precisare che per noi è stata importantissima. Alcuni giocatori hanno potuto scendere in campo in una partita vera e ho anche dato la possibilità a qualche giovane del Team Ticino di mettersi in mostra. Queste sconfitte tante volte ci possono aiutare e spero sia stato di insegnamento utile per tutti noi».
Una trasferta che sulla carta sembra tra le più facili, vista la posizione che attualmente occupa in classifica lo Stade Losanna, ma che nasconde insidie da non sottovalutare. Il club luganese non ha dimenticato la brutta sconfitta casalinga patita con il risultato finale di 2-3, nella prima partita ufficiale del 2024: «Speriamo di aver capito la lezione – sottolinea l’allenatore bianconero –. Quello che non mi era piaciuto l’altra volta era l’attitudine nei primi venti minuti di gioco, da parte di tutto il gruppo. Tutti noi alla fine di quella partita avevamo recitato il nostro “mea culpa”, non ero riuscito a far capire ai miei giocatori cosa voleva dire affrontare lo Stade Losanna in quel momento. Adesso, spero che il mio messaggio sia stato recepito in maniera molto chiara. Non dimentichiamo che lo Stade nelle ultime sei partite è stato sconfitto solo due volte, la prima di queste al 92’ con il San Gallo, la seconda per 1-0 al 79’. Non è una squadra materasso, due settimane fa perdeva a Zurigo per 2-0, ed è riuscita a ottenere il pareggio. E nell'ultima in casa ha battuto il Lucerna. Non adiamo ad affrontare una squadra che non vuole tentare il tutto per tutto per salvarsi, nelle ultime partite hanno dimostrato di crederci ancora ed è giusto che sia così. Le loro caratteristiche? Principalmente la compattezza, ti aspettano, non ti aggrediscono, e quando recuperano palla cercano di farti male, vedi due delle reti da noi subite a Cornaredo. Ti concedono di giocare, ma dopo Young Boys e noi sono la terza miglior squadra nel possesso palla. Una compagine che gioca volentieri palla al piede. Noi abbiamo sempre avuto problemi con le squadre che difendevano molto basso. Abbiamo normalmente raccolto punti con le squadre che ci hanno concesso campo. Noi in squadra abbiamo giocatori con la caratteristica di saper far male nelle ripartenze. Adesso abbiamo un attaccante come Kasper che con le sue qualità in partite del genere potrebbe diventare molto utile. L’aspetto mentale sarà determinante. Dobbiamo giocarcela».
Negli ultimi giorni si è parlato anche di una corsa che potrebbe portare la squadra a minacciare le due capolista e dire la sua per vincere il titolo... «Parlare di titolo è una cosa che noi non siamo tanto abituati a fare, ma sarebbe bello abituarsi a discuterne più spesso. Sappiamo che lo Young Boys nelle ultime settimane ha fatto fatica, ha perso molti punti e noi ci siamo avvicinati, cosa impensabile fino a qualche settimana fa. Il Servette dal canto suo sta facendo qualcosa di incredibile. Partito malissimo, ma poi si è ripreso e ora sta facendo molto bene. Lo ha dimostrato anche in Europa. Noi siamo lì, vicini. Giochiamo partita dopo partita, il calendario è chiaro, dopo lo Stade incontriamo il Basilea in casa, mentre in trasferta faremo visita alle due squadre zurighesi. Tutti scontri diretti. In questo caso dobbiamo assolutamente concentrarci sulle gare che ci aspettano e poi non dimentichiamo la forza del nostro gruppo».
Lontano da Cornaredo, il Lugano può fare molto male. Croci-Torti su questo argomento: «Noi disponiamo di elementi con una spiccata personalità, a cui piace giocare la palla e che non si nascondono mai. Abbiamo costruito una squadra con in panchina giocatori che quando entrano sono capaci di fare male. Senza dimenticare i “giovani” che abbiamo lanciato tipo Marques, El Wafi, Hajdari. Loro non si nascondono mai. Forse qualche volta ci hanno messo in “difficoltà”, quando si trattava di fare la partita o quando la pressione per vincere a tutti i costi era molto alta. Possiamo considerarlo il rovescio della medaglia, tuttavia, quando si è trattato di andare a giocare a testa alta mai nessuno di loro si è nascosto e questo è senza dubbio uno degli aspetti più positivi di questo 2024».