CALCIO

Il Lugano ci crede, lo Young Boys può essere battuto

Mattia Croci-Torti: ‘Dovremo andare oltre il 100%, ma in casa abbiamo le qualità per vincere. Lo abbiamo dimostrato in passato’. Riecco Bottani e Hajdari

9 febbraio 2024
|

Finalmente qualche buona notizia per Mattia Croci Torti. Se da una parte Steffen e Cimignani, insieme agli altri infortunati di lungo corso dovranno accomodarsi in tribuna, dall'altra sono due i giocatori recuperati per il match di sabato a Cornaredo (pioggia permettendo) con la capolista Young Boys. Si tratta di Mattia Bottani e Albian Hajdari. Quest’ultimo nelle ultime ore entrato nelle mire proprio dell'Yb che nelle ultime settimane ha perso Benito per infortunio. Sorprendente, invece, il recupero di Mattia Bottani, la caviglia ha risposto bene alle cure e potrà sedersi in panchina, anche con solo pochi allenamenti nelle gambe. Uno Young Boys, sicuramente favorito ma... «Contro la capolista potremo fare una bellissima partita – spiega l’allenatore del Lugano, Mattia Croci-Torti –, contro una squadra che praticamente vince tutte le partite, che da gennaio in poi ha fatto più degli altri. Sappiamo che stasera dovremo affrontare un avversario ostico, per batterlo dovremo dare oltre il 100% ed essere sempre sul pezzo. In questi anni in casa lo abbiamo battuto due volte più un pareggio. A Cornaredo non abbiamo un passato troppo negativo, possiamo dire la nostra. Cercheremo di dare seguito alle ultime partite e non partiamo battuti. Il mio messaggio alla squadra è stato di coraggio e tanta positività. Posso contare su una rosa ampia per sopperire alle assenze. Gli undici che scenderanno in campo saranno all’altezza della situazione. Sicuramente, l'aver avuto in autunno una rosa allargata per disputare la Conference League ci sta aiutando. Con 7 punti conquistati nelle ultime 3 partite, questi giocatori sono più che all’altezza della situazione».

Peccato che Steffen, con 10 assist il migliore suggeritore in Svizzera, non potrà essere della partita: «Non sta a me dire quanto il nostro numero undici sia importante, non solo a livello numerico, ma soprattutto per le sue giocate decisive che tutti conosciamo. Sicuramente mancherà nel reparto offensivo, ma sono convinto che avremo alternative per vincere questa partita. Lo so, non è facile trovare una stabilità, tuttavia sono molto fiducioso».

Dopo la partenza di Arigoni per Chicago, la società aveva promesso che sarebbe tornata sul mercato. Mancano pochi giorni alla chiusura decisiva e nulla si è mosso. Preoccupato o, addirittura, tradito? «Assolutamente no. Non mi sento tradito. Da quando c’è questa dirigenza, so benissimo quale è la loro filosofia, non hanno mai preso un giocatore solo per prenderlo, un giocatore con il quale occupare uno spazio per qualche mese. I giocatori che arrivano sono sempre di prospettiva o elementi in grado di dare subito una mano alla squadra. Se entro il 15 febbraio (data ultima per acquistare un giocatore, ndr) dovesse arrivare qualcuno, rappresenterà un investimento per il futuro, non soltanto un tappabuchi da qui a giugno. Tutto è molto chiaro. Mi ripeto, abbiamo giocatori che possono occupare diversi ruoli, diverse posizioni. Io ho la massima fiducia in tutti. Mi focalizzo con i giocatori che ho a disposizione, il direttore sportivo Carlos Da Silva ha sempre detto che se ci fosse stata un’occasione, sarebbe arrivato un nuovo giocatore».

Sulla carta le partite con il Basilea e il San Gallo erano molto ostiche, in più giocate in trasferta, ma poi vinte; invece maluccio nei due incontri interni con lo Stade Lausanne e Grasshopper, una sconfitta e un pareggio. C’è una spiegazione? «Sono molto onesto, la partita persa in casa con lo Stade Losanna è solo colpa nostra. L’atteggiamento che abbiamo avuto durante i primi venti minuti, non è accettabile in Super League. Abbiamo tentato di raddrizzarla, ma non ci siamo riusciti. Altra musica con le cavallette. La squadra della Limmat si è solo difesa, è venuta a Lugano per conquistare un punto e non è mai semplice giocare con una squadra disposta in questo modo. Non c’erano spazi. Senza dimenticare che una rete, poi annullata, l’avevamo comunque segnata. Poi ci sono anche gli avversari, li abbiamo “provocati” tatticamente, tentando di indurli all’errore, ma non ci siamo riusciti. Giù di cappello, hanno fatto una signora partita. Sbagliato poco. Diamo merito a loro e critichiamo meno i nostri attaccanti. Ci hanno concesso veramente pochissimo. Noi sabato non aspetteremo i bernesi, ma cercheremo di sorprenderli».