CALCIO

Niente cali di tensione, ogni punto può fare la differenza

Nell'ultimo turno della regular season, il Lugano ospita il Losanna. Croci-Torti: ‘Non faccio calcoli sulla Coppa, domani giocherà chi sta meglio’

19 aprile 2024
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Con il 33° turno di campionato, siamo arrivati all’ultima giornata della regular season. Il Lugano di Mattia Croci-Torti affronterà tra le mura amiche (speriamo di aver un Cornaredo esaurito, Croci Torti dixit) il Losanna, allenato da Ludovic Magnin, una vecchia conoscenza del calcio svizzero e luganese. Compagine vodese che non è riuscita a classificarsi tra le prime sei, ma che vanta un margine di punti assai comodo rispetto al fondo classifica. Sulla carta, una partita abbordabile, i bianconeri partono favoriti, ma attenzione ai cali di tensione. Mister Croci-Torti nel prepartita analizza da vicino il momento: «Ci sono partite più importanti e partite meno importanti. Ma adesso sono tutte importanti, guai ai cali di tensione: la mancanza di concentrazione sarebbe un errore che non ci perdoneremmo. Questa settimana ho visto la squadra concentratissima, piena di energia. Siamo vicini a un sogno, tutti lo sentono, lo percepiscono. Una sensazione che abbiamo tutti noi nella nostra testa, siamo li vicini alla vetta. Le partite bisogna prepararle ancora meglio, in qualsiasi dettaglio. Il Losanna non è ancora matematicamente salvo, quindi ha bisogno di punti. Un avversario che nelle ultime dieci partite ha perso una volta sola. I vodesi sono in salute, sono una squadra che mi piace. Ha dei giocatori forti, a cui se non prestiamo la massima attenzione o concediamo loro troppa libertà possono metterci in difficoltà. Questi giocatori non sono solo due o tre, ma sono tanti. Il Losanna nelle ultime due partite ha vinto con le palle ferme, ha dei giocatori decisivi, grandi tiratori. È una partita che va presa con le pinze. Non dobbiamo avere il braccetto del tennista, ma lasciare andare il colpo, la metafora è quella. Non dobbiamo avere paura di scendere in campo».

Un Lugano in salute, non saranno molti i cambiamenti che Croci-Torti vorrà apportare alla formazione da mandare in campo. Nuovamente a disposizione il rientrante Hajdari, ma saranno assenti gli squalificati Belhadj ed El Wafi. Gli infortunati sono Hajrizi (per lui campionato finito), Berbic (ginocchio) e Przybylko (piccolo problema lombare). «Una cosa è certa, non starò a vedere chi è diffidato – spiega l’allenatore sottocenerino –. La partita che conta è quella di stasera. Un’espulsione diretta toglierebbe al giocatore la possibilità di giocarsi la semifinale di Coppa Svizzera, tuttavia chi sta meglio giocherà. Sono felice di avere la rosa al completo, come ho avuto nelle ultime due settimane, la nostra forza è di avere giocatori che spingono sempre sia in allenamento, sia quando entrano a partita iniziata».

Nell’allestire l’undici da mandare in campo non ci saranno, come negli anni passati, dei turnover in vista della partita di Coppa Svizzera al Tourbillon, prevista con il Sion sabato 27 aprile: «Negli anni passati ho apportato qualche cambiamento per essere al meglio in Coppa. Ma quest’anno abbiamo due obiettivi, crediamo fino in fondo anche alla possibilità di vincere il campionato. A metà aprile abbiamo la fortuna di poterci giocare i due obiettivi stagionali, difficilmente la nostra mente sarà a Sion, anche se siamo consapevoli che sarà un match pieno di ostacoli, con un Sion del quale diffidare. Ma di questo ce ne occuperemo a partire da lunedì mattina».

Due parole sulla nuova formula di campionato, con la creazione del Championship Group. Le migliori sei del campionato si sfideranno tra di loro in un solo turno. Il Lugano avrà la possibilità di giocare tre volte in casa contro San Gallo, Winterthur e Servette, mentre in trasferta affronterà Young Boys e Zurigo. «L'aspetto che più mi piace di questa nuova formula, è che ogni squadra si giocherà qualcosa. I posti in Europa possono essere quattro o cinque, difficilmente prima dell’ultima partita vedremo match senza senso. Tutte le compagini avranno qualcosa da giocarsi e non capiterà più che la prima della classifica affronti una squadra già retrocessa, nessuno potrà conquistare punti contro una squadra già appagata. Sono queste le dinamiche interessanti di questo torneo finale, godiamocelo e vedremo a che punto sarà la mia squadra a livello di personalità. Bisognerà essere mentalmente sempre sul pezzo».

In questa ultima fase di campionato, Croci-Torti ha cercato di dare a tutta la rosa la possibilità di giocare e tutti hanno risposto “presente”. Forse un po' sotto tono l’attaccante Aliseda. Il tecnico bianconero prende subito le difese del giocatore argentino: «In questo specifico caso bisogna fare un discorso più ampio, che dura da inizio campionato. Purtroppo, non siamo mai riusciti a far partire il “motore” come avremo voluto. C’è sempre stato un intoppo. Anche due settimane fa aveva giocato 60 minuti a Losanna, trenta minuti a Basilea, doveva giocare titolare a Winterthur, ma si è ammalato. Quest’anno non siamo mai riusciti a inserirlo nel nostro meccanismo. Però abbiamo ancora delle partite da giocare, forse non riuscirà ad avere il ritmo dell’anno scorso, ma potrebbe diventare protagonista in un’altra forma».


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