I Cantoni intervengono nonostante il parere contrario dei club e della Swiss football league; esclusi comunque per ora i biglietti nominativi
Per lottare contro il tifo violento nel calcio, i Cantoni, contro il parere unanime della Swiss football league e dei club, a partire dalla prossima stagione introdurranno nuove misure, designate con l'espressione di modello a cascata, che non contempla comunque i biglietti nominativi. L'obiettivo comune di tutti gli attori coinvolti è che questi provvedimenti non debbano mai essere implementati, ha indicato oggi in una conferenza stampa a Berna il gruppo di lavoro delle autorità preposte al rilascio delle autorizzazioni per le partite della Super League, il più alto livello professionistico del campionato svizzero di calcio. Tuttavia, nel caso in cui il dialogo e le altre misure preventive non permettessero di prevenire disordini, le autorità devono poter contare su una serie di strumenti che consentano loro di reagire in modo proporzionato.
La SFL e i club, come detto, si oppongono all'unanimità al modello, che prevede quattro livelli di sanzioni che scattano automaticamente dopo un evento violento. Lo considerano inefficace, unilaterale e sproporzionato, e sostengono inoltre che le sanzioni non colpiranno i responsabili, ma piuttosto molte persone non coinvolte, e che il livello di violenza negli stadi è in calo. "Non ci sono mai stati così pochi casi di gravi scontri violenti come nella scorsa stagione", ha dichiarato Claudius Schäfer, presidente della SFL.
I quattro livelli del modello a cascata sono dialogo, maggiore sorveglianza, chiusura di alcune tribune e partite a porte chiuse. Un quinto livello, che prevedeva la sconfitta per forfait, è stato ritirato su richiesta della Sfl. I biglietti nominativi non sono inclusi nelle nuove misure, ma le autorità hanno annunciato di avviare un lavoro giuridico affinché si sia pronti nel caso in cui dovessero essere introdotti.