Malgrado il pronostico sfavorevole, lo Young Boys ritiene di avere qualche chance martedì sera nella gara d'esordio contro i tedeschi
Comincia ricevendo al Wankdorf il Lipsia l’avventura dei campioni svizzeri nella fase a gironi della Champions League. I tedeschi - da tutti ritenuti destinati a superare il turno in compagnia del Manchester City campione in carica - rappresentano dunque per lo Young Boys un severissimo banco di prova già al primo ballo. «Si tratta di una grande squadra», ha detto il tecnico bernese Raphael Wicky, «con molta qualità, parecchio dinamismo, innegabile potenza, ma pure in grado di giocare un gran bel calcio». Il tecnico elvetico è dunque ben cosciente che quella di martedì sera al Wankdorf sarà una gara difficile. «La Champions League ha un livello molto più alto rispetto alla Super League», ha proseguito, «ma è nostra ambizione essere nelle Coppe europee anche il prossimo inverno, e dunque proveremo a vincere ogni partita. Del resto, sappiamo che - quando siamo in giornata - possiamo creare problemi anche a squadroni come il Lipsia».
Privo probabilmente del tasso tecnico e del fascino di Bayern Monaco e Borussia Dortmund, il Lipsia è comunque la terza forza del calcio tedesco. «I nostri avversari giocano con una precisa filosofia sia in attacco sia in fase difensiva», spiega Wicky che, ben consapevole della superiorità degli avversari di stasera, sa comunque di potersela giocare col Partizan Belgrado - la quarta squadra del gruppo G - per il terzo posto nel girone, che darà accesso alla fase a eliminazione diretta di Europa League. Se invece l’ambizione è quella di chiudere fra le prime due e accedere agli ottavi di finale di Champions, è inutile dire che martedì contro i tedeschi l’unico risultato utile sarebbe la vittoria. Certo, per quanto difficile, non sarebbe impossibile, a patto di metterci il massimo del coraggio e dello spirito di squadra. «Non siamo i favoriti, è ovvio», dice l’allenatore campione svizzero, «e dunque - come sempre a questi livelli - dovremo innanzitutto difenderci in modo compatto ed efficace. Ciò non significa comunque che rinunceremo ad attaccare, voglio infatti una squadra ambiziosa».
A giocare a favore dei gialloneri ci sarà il fatto di poter contare su un organico al completo, cosa invece impossibile per il Lipsia, che dovrà fare a meno di alcuni infortunati eccellenti, come Dani Olmo e il capitano Willi Orban. Inoltre, l’YB avrà dalla sua il campo sintetico, superficie a cui i tedeschi non sono certo abituati e che per contro ha permesso ai bernesi di non incassare nemmeno un gol nelle ultime cinque partite. Wicky, del resto, sa perfettamente come sconfiggere squadroni continentali: nel 2017-2018, alla guida del Basilea, il 46enne tecnico era riuscito a battere in Champions League - fase a gironi - sia il Manchester United (1-0) sia il Benfica (due volte: 5-0 all’andata e 2-0 al ritorno). Superò per la verità anche il Manchester City nel ritorno degli ottavi (2-1): quel successo non fu però abbastanza per passare il turno, dato che all’andata in Inghilterra l’YB aveva perso 4-0. Cos’ha ricavato da quelle esperienze l’allenatore argoviese? «Ho imparato che devi credere in te stesso, sia come singolo sia a livello di squadra. Ma il coraggio da solo non basta, serve anche un briciolo di fortuna. E poi, ovvio, devi saper essere efficace, sfruttando le poche occasioni che ti si presentano. È con questa filosofia - e con questa ambizione - che dovremo approcciarci al match contro i tedeschi».
Interessante martedì sera sarà soprattutto seguire le gare del gruppo F, il ‘girone della morte’: al Parco dei Principi, il Psg riceve il tedeschi del Borussia Dortmund, mentre a San Siro gli inglesi del Newcastle fanno visita al Milan. Sempre in cerca di una consacrazione a livello continentale, i parigini non hanno cominciato benissimo il campionato: partiti Messi e Neymar, la transizione nella nuova dimensione non è stata ancora del tutto assorbita dal gruppo. Dopo 5 gare di Ligue 1, il Psg è solo 5° (2 soli successi). Sul tecnico Luis Enrique e sui giocatori, dunque, c’è già parecchia pressione: gli ambiziosi dirigenti - contro il Borussia - pretendono un solo risultato, la vittoria.
Inizio di stagione a rilento, peraltro, anche per i tedeschi: due successi e due pareggi finora in Bundesliga e 7° posto provvisorio. Pare che i gialloneri del portiere elvetico Kobel siano ancora scioccati per il titolo perso la scorsa primavera negli ultimi minuti dell’ultima giornata.
Molto si aspettano dalla loro squadra pure i tifosi del Milan del rossocrociato Okafor, che dopo la sconfitta nel derby di sabato (5-1 per l’Inter) reclamano una grande reazione da parte di Pioli e dei suoi giocatori, che comunque avevano iniziato bene il campionato, vincendo tre gare consecutive. Il Newcastle dello svizzero Schär e dell’ex Tonali non è certo quello visto la scorsa stagione, in campionato è soltanto 11°, ma la Coppa - si sa - dà una carica speciale: match delicato per entrambe le squadre.
Eliminato nella fase a gironi delle due ultime due edizioni di Champions League, il Barcellona quest’anno vorrà senz’altro riscattarsi. I catalani, inseriti nel gruppo H, ricevono i belgi dell’Anversa, mentre lo Shakhtar Donetsk - che giocherà tutti i suoi match casalinghi ad Amburgo per via della guerra in corso in Ucraina - ospita in Germania il Porto.
Infine il gruppo E, con le due squadre favorite per il passaggio del turno - Lazio e Atletico Madrid - di scena a Roma. I padroni di casa, sconfitti 3-1 dalla Juve nell’ultima gara di campionato, non possono fallire anche il match d’esordio in Coppa. D’altra parte, anche i Colchoneros sono reduci da una scoppola (3-0) contro il Valencia, e non vorranno commettere altri passi falsi. Nell’altra partita, il Feyenoord - favorito - accoglie a Rotterdam gli scozzesi del Celtic Glasgow.