laR+ calcio camminato

Da Brusino a Dublino camminando appresso a un pallone

Trasferta irlandese per contribuire all'espansione di una disciplina poco nota. Schneebeli: ‘Trovarsi, divertirsi e fare sport: amici prima che compagni’

Entusiasti dell’avventura nonostante i risultati
(Lorenza Schneebeli)
26 luglio 2023
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Quante persone hanno già sentito parlare di calcio camminato? Alle nostre latitudini non molte, dato che questa variante calcistica è ancora poco radicata e diffusa, e di conseguenza conosciuta. Le regole sono all’incirca le medesime del gioco che noi tutti conosciamo tranne che per due sostanziali differenze: i calciatori e le calciatrici non possono correre ma soltanto camminare ed è inoltre proibito ogni contrasto fisico. Raccontato in questa maniera, il tutto può far sorridere. Tuttavia il calcio camminato permette di continuare a praticare con passione il calcio anche a chi, per ragioni anagrafiche, non ha più la prestanza fisica di un ventenne e farebbe fatica a sostenere un intero incontro calcistico “tradizionale”.

L’Fc Brusino, la cui vena pionieristica nel calcio cantonale non è nuova avendo contribuito alla creazione dei campionati prima veterani (dai 40 anni in poi) e in seguito super-veterani (dai 50 anni), da un paio di anni a questa parte ha deciso di lanciarsi nella pratica del calcio camminato. Ma cosa spinge un gruppo di calciatori che gioca insieme da una quarantina d’anni a continuare e a non appendere gli scarpini al chiodo? «Sicuramente la passione per il nostro sport, ma non solo – afferma il presidente Oscar Schneebeli –. Infatti allenamenti, partite e tornei sono anche un’occasione per incontrarsi, parlare, divertirsi e fare sport tutti insieme. In questa squadra, prima che compagni siamo amici e probabilmente è questa la chiave che ci ha permesso di andare sempre avanti e rimanere sempre in azione. Ovviamente gli anni passano per tutti e l’attività sportiva ha dovuto adattarsi, prima con il campionato veterani e poi con quello super-veterani. Ora il calcio camminato ci ha permesso di continuare con la nostra attività sportiva».

In Ticino solo pochi tornei d’esibizione

Già, ma in che contesto? Attualmente in Ticino non esiste un campionato e per ora sono stati organizzati solamente alcuni tornei d’esibizione, ad Ascona nella primavera 2022, a Brusino nell’aprile 2023 (questo pure con due squadre provenienti dalla vicina Italia) e a Magadino nel maggio di quest’anno, con l’obiettivo di far mostrare la disciplina a un pubblico più ampio. Occorre allora guardare oltre i confini nazionali per trovare delle realtà già più affermate. E qui arriva il punto forte dell’estate dell’Fc Brusino: la partecipazione a un torneo internazionale svoltosi a Dublino nel fine settimana fra l’8 e il 9 luglio. Alla manifestazione hanno partecipato rappresentative provenienti da Irlanda del Nord, Inghilterra, Italia, Francia, Isola di Man e appunto Svizzera, oltre che i padroni di casa della Repubblica d’Irlanda. Per la cronaca sportiva la rappresentativa elvetica ha pagato la grande differenza di livello rispetto a tutte le altre squadre partecipanti, concludendo ultimi, ma tutti i partecipanti si sono detti entusiasti dell’esperienza.

«Sportivamente abbiamo sentito i primi incontri – continua il presidente –, ma poi sul finale del torneo siamo sempre più rimasti in partita. L’ultima partita contro la squadra dell’Isola di Man l’abbiamo persa soltanto per 2-0. In ogni caso non è sul lato competitivo che vorrei concentrarmi. Malgrado si tratti di veri incontri di calcio, l’agonismo è ridotto al giusto e quello che prevale è il senso di unità sportiva. Tutto sommato non importa molto chi vince e chi perde, alla fine delle partite siamo andati tutti a fare festa insieme».

‘Bello ritrovare italiani, francesi e irlandesi’

Da questa descrizione traspare una visione quasi rugbistica dell’intero torneo (pensando soprattutto al ‘terzo tempo’). «Esattamente – conclude Schneebeli –. Da un lato il fine settimana ci ha permesso di rinsaldare alcune amicizie nate diversi mesi or sono: avevamo già avuto modo di conoscere la squadra italiana, trainata da Vito Gabin (figura principale del calcio camminato nella Penisola) durante la manifestazione organizzata a Brusino e poi ancora a un altro torneo svoltosi a Novara in maggio. Lì abbiamo pure incontrato i francesi e gli irlandesi. È stato bello ritrovarsi nuovamente. A Dublino abbiamo poi trovato altre, nuove, realtà e questo non fa che arricchire l’esperienza. Se poi aggiungo il fatto che il tutto si è svolto in un centro sportivo, nei pressi dell’aeroporto della capitale irlandese, spettacolare e all’avanguardia non posso che dirmi pienamente soddisfatto. Sia parlando a titolo personale che per tutti i membri della squadra».

Tuttavia l’obiettivo di tutto questo impegno non rimane confinato alla sola ambizione agonistica della squadra ticinese. Infatti durante il torneo irlandese è stato creato un comitato con il fine di diffondere e sviluppare il calcio camminato all’interno delle rispettive federazioni nazionali e pure della Uefa. Per quanto riguarda il Ticino, la Federazione Ticinese di Calcio (Ftc) è già stata contattata e l’obiettivo finale è quello di creare all’interno della Federazione Svizzera (Asf) una divisione dedicata al calcio camminato. Si vedrà nei prossimi tempi se l’impegno profuso dall’Fc Brusino verrà premiato o se il tutto si rivelerà troppo ambizioso.