Trasferta irlandese per contribuire all'espansione di una disciplina poco nota. Schneebeli: ‘Trovarsi, divertirsi e fare sport: amici prima che compagni’
Quante persone hanno già sentito parlare di calcio camminato? Alle nostre latitudini non molte, dato che questa variante calcistica è ancora poco radicata e diffusa, e di conseguenza conosciuta. Le regole sono all’incirca le medesime del gioco che noi tutti conosciamo tranne che per due sostanziali differenze: i calciatori e le calciatrici non possono correre ma soltanto camminare ed è inoltre proibito ogni contrasto fisico. Raccontato in questa maniera, il tutto può far sorridere. Tuttavia il calcio camminato permette di continuare a praticare con passione il calcio anche a chi, per ragioni anagrafiche, non ha più la prestanza fisica di un ventenne e farebbe fatica a sostenere un intero incontro calcistico “tradizionale”.
L’Fc Brusino, la cui vena pionieristica nel calcio cantonale non è nuova avendo contribuito alla creazione dei campionati prima veterani (dai 40 anni in poi) e in seguito super-veterani (dai 50 anni), da un paio di anni a questa parte ha deciso di lanciarsi nella pratica del calcio camminato. Ma cosa spinge un gruppo di calciatori che gioca insieme da una quarantina d’anni a continuare e a non appendere gli scarpini al chiodo? «Sicuramente la passione per il nostro sport, ma non solo – afferma il presidente Oscar Schneebeli –. Infatti allenamenti, partite e tornei sono anche un’occasione per incontrarsi, parlare, divertirsi e fare sport tutti insieme. In questa squadra, prima che compagni siamo amici e probabilmente è questa la chiave che ci ha permesso di andare sempre avanti e rimanere sempre in azione. Ovviamente gli anni passano per tutti e l’attività sportiva ha dovuto adattarsi, prima con il campionato veterani e poi con quello super-veterani. Ora il calcio camminato ci ha permesso di continuare con la nostra attività sportiva».
Già, ma in che contesto? Attualmente in Ticino non esiste un campionato e per ora sono stati organizzati solamente alcuni tornei d’esibizione, ad Ascona nella primavera 2022, a Brusino nell’aprile 2023 (questo pure con due squadre provenienti dalla vicina Italia) e a Magadino nel maggio di quest’anno, con l’obiettivo di far mostrare la disciplina a un pubblico più ampio. Occorre allora guardare oltre i confini nazionali per trovare delle realtà già più affermate. E qui arriva il punto forte dell’estate dell’Fc Brusino: la partecipazione a un torneo internazionale svoltosi a Dublino nel fine settimana fra l’8 e il 9 luglio. Alla manifestazione hanno partecipato rappresentative provenienti da Irlanda del Nord, Inghilterra, Italia, Francia, Isola di Man e appunto Svizzera, oltre che i padroni di casa della Repubblica d’Irlanda. Per la cronaca sportiva la rappresentativa elvetica ha pagato la grande differenza di livello rispetto a tutte le altre squadre partecipanti, concludendo ultimi, ma tutti i partecipanti si sono detti entusiasti dell’esperienza.
«Sportivamente abbiamo sentito i primi incontri – continua il presidente –, ma poi sul finale del torneo siamo sempre più rimasti in partita. L’ultima partita contro la squadra dell’Isola di Man l’abbiamo persa soltanto per 2-0. In ogni caso non è sul lato competitivo che vorrei concentrarmi. Malgrado si tratti di veri incontri di calcio, l’agonismo è ridotto al giusto e quello che prevale è il senso di unità sportiva. Tutto sommato non importa molto chi vince e chi perde, alla fine delle partite siamo andati tutti a fare festa insieme».
Da questa descrizione traspare una visione quasi rugbistica dell’intero torneo (pensando soprattutto al ‘terzo tempo’). «Esattamente – conclude Schneebeli –. Da un lato il fine settimana ci ha permesso di rinsaldare alcune amicizie nate diversi mesi or sono: avevamo già avuto modo di conoscere la squadra italiana, trainata da Vito Gabin (figura principale del calcio camminato nella Penisola) durante la manifestazione organizzata a Brusino e poi ancora a un altro torneo svoltosi a Novara in maggio. Lì abbiamo pure incontrato i francesi e gli irlandesi. È stato bello ritrovarsi nuovamente. A Dublino abbiamo poi trovato altre, nuove, realtà e questo non fa che arricchire l’esperienza. Se poi aggiungo il fatto che il tutto si è svolto in un centro sportivo, nei pressi dell’aeroporto della capitale irlandese, spettacolare e all’avanguardia non posso che dirmi pienamente soddisfatto. Sia parlando a titolo personale che per tutti i membri della squadra».
Tuttavia l’obiettivo di tutto questo impegno non rimane confinato alla sola ambizione agonistica della squadra ticinese. Infatti durante il torneo irlandese è stato creato un comitato con il fine di diffondere e sviluppare il calcio camminato all’interno delle rispettive federazioni nazionali e pure della Uefa. Per quanto riguarda il Ticino, la Federazione Ticinese di Calcio (Ftc) è già stata contattata e l’obiettivo finale è quello di creare all’interno della Federazione Svizzera (Asf) una divisione dedicata al calcio camminato. Si vedrà nei prossimi tempi se l’impegno profuso dall’Fc Brusino verrà premiato o se il tutto si rivelerà troppo ambizioso.