Il club gallese costretto a pagare al Nantes i restanti 11 milioni di euro del trasferimento dell'argentino, deceduto nel 2019 in un incidente aereo
La Fifa ha ordinato al Cardiff di pagare al Nantes il saldo della somma di trasferimento di Emiliano Sala, morto quattro anni fa in un incidente aereo prima di poter giocare per il club gallese. Lo hanno reso noto gli avvocati del club francese.
Il Cardiff "deve pagare" poco più di 11 milioni di euro, corrispondenti alle ultime due rate dei 17 milioni di euro concordati tra i due club, ha stabilito la sezione competente del Tribunale del calcio della Fifa.
Nel dettaglio, il club gallese dovrà pagare 6 milioni di euro più il 5% di interessi a partire dal 2 gennaio 2020, 5 milioni di euro più il 5% di interessi a partire dal 2 gennaio 2021 e 25'000 dollari (22'920 euro) di spese procedurali.
Il Cardiff aveva già pagato una prima rata di circa 6 milioni di euro lo scorso gennaio, dopo una prima decisione contraria della magistratura Fifa, seguita da un ricorso senza successo al Tribunale arbitrale dello sport.
Il 21 gennaio 2019, Emiliano Sala era rimasto ucciso nello schianto del piccolo aereo da turismo che lo stava portando da Nantes a Cardiff, dove il 28enne attaccante argentino era appena stato trasferito. "L'Fc Nantes è felice di questa ultima vittoria davanti alla Fifa. I diritti del club sono stati confermati. Spera che, dopo 4 anni di procedimento, il Cardiff City onori finalmente i suoi impegni finanziari e ponga fine al suo incessante contenzioso", hanno dichiarato all'Afp Jérôme Marsaudon e Louis-Marie Absil. Secondo i suoi avvocati, il club "è ansioso di chiudere definitivamente gli aspetti legali di questo tragico incidente".
Il Cardiff, che da quattro anni insiste sul fatto che il trasferimento di Emiliano Sala non era ancora stato finalizzato al momento dell'incidente, chiede inoltre al Nantes circa 100 milioni di euro per il mancato guadagno legato alla morte dell'argentino.
La scorsa settimana il Tribunale commerciale di Nantes ha fissato il calendario della controversia, con un'udienza di merito che si terrà probabilmente nel secondo trimestre del 2024.