Una sfida pirotecnica premia la compagine sopracenerina, capace di piegare caparbiamente la resistenza del Wil e assicurasi la permanenza in Challenge
Era sufficiente un punto, ma dinanzi alla propria tifoseria il Bellinzona non si è accontentato di fare il compitino. No. La compagine sopracenerina è infatti riuscita ad accaparrarsi il primo bottino pieno dell’era Zanetti, salutando così finalmente il lasciapassare (la salvezza matematica) per la prossima stagione… almeno sul campo. E, per di più, senza l’ansia di dover pazientare il risultato del fanalino di coda, il Neuchâtel. L’Acb si è imposto 3-2 sul Wil, facendo esplodere di felicità tutto il Comunale. Un risultato per nulla scontato: da fine ottobre i granata avevano racimolato solo nove punti in diciotto incontri, mentre i ragazzi di Iacopetta ben 27 sinonimo di secondo posto in classifica, quella zona bramata e parecchio da Tosetti e compagni.
Nei primi venti minuti è successo tuttavia poco o nulla. L’unica nota sui taccuini è stato l’encomiabile sostegno dei tifosi ospiti, mai rimasti senza voce. La contesa è stata equilibrata, ma ambo le squadre hanno peccato di precisione. A dimostrazione di tutto ciò, qualche urla di malcontento piovuta dagli spalti e l’eloquente linguaggio del corpo di Zanetti (sconfortato in panchina). Nel corso della mezz’ora ecco la prima occasione di marca ospite, con Dickenmann lasciato solo dalla difesa a impegnare in tuffo Muci. Il Bellinzona si è dimostrato più arrembante grazie alla corsia di Miranda, Tosetti e Souza (di gran lunga il più incisivo, come spesso fin qui in stagione). E, difatti, sulla bella iniziativa del 27enne, il pallone è capitato sui piedi di Mihaljovic. La sua conclusione si è stampata sul palo, ma un rimpallo favorevole di Wallner ha permesso ai padroni di casa di sbloccare il risultato. È stato poi ancora il centrocampista uruguagio a trovare il raddoppio nel giro di pochi, pochissimi, minuti. Una pioggia, ma non soltanto di gol; sul Comunale è iniziata a scendere qualche goccia e i primi ombrelli hanno colorato lo stadio.
Nella ripresa è stato un continuo botta e risposta: alla bella conclusione di Tosetti ha replicato Nikolas Muci, il quale sugli sviluppi di un calcio d’angolo (non disimpegnato dalla retroguardia granata) ha trafitto il fratello Alexander e rimesso in discussione la sfida. Il Bellinzona ha allora effettuato qualche cambio per cercare di mantenere il pallone dalle parti di Ammeter, ma la pressione esercitata dagli ospiti è stata un crescendo; poco male poiché la spettacolare rete del neoentrato Manis ha reso innocua quella di Bahloul e un finale da cardiopalma. Il triplice fischio del direttore di gara ha infatti regalato alla compagine sopracenerina i tre punti, e non poteva essere altrimenti: nei tre precedenti fin qui in stagione si era sempre aggiudicata il malloppo pieno la squadra di casa.
Lo scorso weekend Londra è stata invasa da milioni di persone in occasione dell’incoronazione di re Carlo III e della regina consorte, Camilla. Una notizia che fa ben sperare in casa Bellinzona. Già, perché la squadra del cuore del nuovo monarca è il Burnely. La storia dei Clarets (tutto sommato) ripercorre quella dell’acebe. Il club sopracenerino e quello della contea di Lancashire sono riusciti a superare uno dei periodi più difficili e bui della loro storia, beninteso un fallimento e una retrocessione in Division Two, e rialzare la china. L’esonero di Sean Dyche fu sinonimo di una nuova discesa negli inferi per la compagine britannica, eppure quest’anno si è già assicurata il proprio ritorno nel massimo campionato inglese, la Premier. Le ambizioni (forse smisurate) di inizio stagione del Bellinzona hanno sempre di più assunto le sembianze di una mera illusione, fra prestazioni altalenanti e quella poca alchimia in squadra. Ma, ciononostante, è riuscito a centrare la salvezza. Il club rischia ancora la retrocessione a causa dell’ormai risaputa mancata concessione della licenza in prima istanza. È tuttavia proprio questo, forse, il momento più opportuno per fermarsi ed effettuare una riflessione sul futuro della società, messo in discussione anche da ex bandiere granata. Il Bellinzona è infatti chiamato a dimenticare questa stagione complicata e ricostruire l’ambiente, sia in squadra che su quegli spalti (nonostante tutto) mai privi di spettatori. La piazza della capitale rimarrà sempre fedele ai colori granata.
Ne sono consapevoli giocatori e dirigenza, la cui soddisfazione è finalmente potuta trapelare. «Per come si era messo il campionato sicuramente è una salvezza che abbiamo atteso – ha evidenziato Dragan Mihajlovic –. Da gennaio abbiamo vissuto un periodo buio e i cambiamenti ci hanno fatto parecchio male. I ragazzi non hanno mai mollato, ma il calcio è complicato: tutte le squadre vogliono vincere, ci vuole tanto lavoro e concretezza. Ora bisogna assimilare gli errori commessi e ripartire con la stessa grinta la prossima stagione». Sulla medesima lunghezza d’onda un emozionato Pablo Jesus Bentancur. «È una soddisfazione. Il campionato è stato difficile, molto difficile, volevamo fare di più ma perlomeno siamo salvi sul campo e questo è l’importante». Il Bellinzona ora attende l’esito del ricorso, ma «sono fiducioso: siamo in Svizzera, in un Paese eccezionale, dove sappiamo che c’è giustizia. Non mi è piaciuto leggere certe dichiarazioni della Sfl, ma non serbo rancore. Le persone sbagliano, anche noi abbiamo sbagliato, ma siamo pronti a dimostrare la nostra correttezza. Non abbiamo niente da nascondere». E la possibilità di vendere il club? «Queste partite danno voglia di continuare. Il pubblico era contento, anche noi. Negli spogliatoi c’è un clima bellissimo... Mi sentivo in debito con i tifosi che ci hanno sempre sostenuto anche nei momenti più difficili. Tralasciando i risultati, dovevamo mostrare un buon calcio e quello spettacolo che si merita una città come Bellinzona».
Bellinzona - Wil (2-0) 3-2
Reti: 36’ Wallner (autorete) 1-0, 38’ Souza 2-0, 63’ Muci 2-1, 79’ Manis 3-1, 82’ Bahloul 3-2
Bellinzona: Muci, Miranda, Romero, Berardi, Mihajlovic, Schetino, Ocampo (66’ Cortelezzi), Tosetti (66’ Manis), Monti (45’ Behrami), Souza (81’ Neelakandan), Samba (76’ Pollero)
Wil: Ammeter, Altmann, Cueni (82’ Zumberi), Wallner, Muntiler, Heule (45’ Brahimi), Ndau (82’ Staubli), Reichmuth (45’ Bahloul), Dickenmann, Lukembila (82’ Haile-Selassie), Muci
Arbitro: Turkes
Note: 1’190 spettatori. Ammoniti: 5’ Monti, 48’ Ndau, 70’ Miranda, 87‘ Schetino, 90+2’ Muci. Bellinzona senza Peres e Chacón (squalificati), Centinaro, Curic, Durrer, Izmirlioglu, Kiassumbua, Klein, A. Padula e Tia (infortunati); Wil senza Montolio, Saho e Silvio (squalificati), Abazi, Baumann, Maier e Strübi