CALCIO

Il Bellinzona ha spiccato il volo? Ce lo dirà lo Stade

Con tre vittorie e una sconfitta (immeritata) nelle ultime quattro partite, i granata sembrano aver trovato la giusta velocità di crociera

2 novembre 2022
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La vittoria ottenuta domenica al Comunale di fronte al Vaduz dell’ex Alessandro Mangiarratti ha definitivamente assestato la barra del timone granata sulla giusta rotta? La prova del nove l’avremo già sabato sera, quando il Bellinzona andrà a far visita allo Stade Losanna, compagine attualmente al comando – non senza una certa sorpresa – della classifica di Challenge League. La prestazione degli uomini di Baldo Raineri allo Stade Olympique della Pontaise ci dirà se davvero avranno preso in mano il loro destino e lasciato alle spalle quell’alternanza di prestazioni – per quanto attiene al gioco, così come al risultato – caratteristica dell’inizio di quella che è la stagione del ritorno nel calcio che conta.

In effetti, sin qui il Bellinzona è stato protagonista di una striscia di risultati molto altalenanti, con momenti di grande euforia e altri al limite della depressione. A complicare una situazione già di per sé non facile, alla luce del fatto che quella granata rimane pur sempre una neo-promossa, ci si è messo pure il cambio della conduzione tecnica, con il passaggio, dopo la promozione, da Marco Schällibaum a David Sesa, al quale ha fatto seguito l’interimato di Ferdinando Cocimano, prima dell’insediamento di Baldo Raineri. Cambio di allenatori, cambio di metodi, cambio di tattiche, cambio di personalità e sensibilità diverse nelle relazioni personali: quanto basta per mandare in crisi anche il gruppo più scafato. A maggior ragione se alle spalle c’è una dirigenza, di fatto l’amministratore unico Pablo Bentancur, che non ha mai perso occasione di far sentire sulle spalle dei giocatori il peso delle ambizioni societarie.

Ma dopo aver toccato il punto più basso della sua traiettoria lo scorso 7 ottobre a Neuchâtel con un inguardabile 4-0 contro il fanalino di coda Xamax, il Bellinzona ha trovato gli appigli giusti ai quali aggrapparsi per togliersi d’impiccio. Anche grazie all’esperienza e alla leadership di Dragan Mihajlovic, il quale, dal 27 agosto, data del suo esordio in granata, in nove presenze ha già totalizzato tre reti e altrettanti assist, dimostrandosi spesso l’uomo in più nello scacchiere di Raineri. Dopo il tonfo della Maladière, sono arrivate tre vittorie (tra l’altro un 5-1 contro l’allora capolista Wil) e una sola sconfitta, per altro largamente immeritata, contro l’Yverdon. Tre vittorie che hanno riportato i granata nelle parti nobili di una classifica che permane comunque piuttosto corta, per quanto tra Acb (5°) e Vaduz (penultimo) la differenza sia ormai di 10 lunghezze. Corta, la classifica, lo è soprattutto davanti, perché un successo a Losanna contro lo Stade permetterebbe agli uomini di Raineri di arrivare a due punti dall’attuale capolista. E, aspetto non indifferente per il morale, rappresenterebbe una rivincita su quell’1-4 che i granata erano stati costretti a ingoiare al Comunale, già alla terza di campionato.

Il tecnico granata dovrà affrontare i vodesi senza l’apporto di Thomas Chacon, uno dei giovani più in vista di questa prima parte di campionato. Il centrocampista uruguaiano dovrà scontare un turno di squalifica. Sull’altro fronte, Anthony Braizat non avrà a disposizione l’angolano Giovani Bamba, pure lui ai box per squalifica.

Spulciando le statistiche di queste prime 14 partite di campionato, si scopre, tra l’altro, come il Bellinzona sia la squadra che ha concluso meno volte verso la porta avversaria. Soltanto 153 tiri, dei quali 83 di destro, 20 di sinistro e ben 50 di testa (nessuno usa la capoccia come i granata). Molto più equilibrata la statistica dello Stade Losanna, andato al tiro 208 volte (106 volte con il piede destro, 69 con il sinistro e 32 di testa), per una percentuale di realizzazione dell’11%, più bassa di quella granata che si fissa al 13%.

Paradossalmente, chi è andato più spesso alla conclusione è stato sin qui il Vaduz, formazione attualmente al penultimo posto della classifica: la squadra di Mangiarratti è andata al tiro ben 222 volte, preferendo il piede mancino (86-95), cosa che tra le altre nove formazioni di Challenge League ha fatto solo il Wil (63-94). Gli uomini del Principato hanno però la media realizzativa più bassa (9%), peggiore pure di quella dello Xamax fanalino di coda (11%).

Quella di sabato alla Pontaise sarà dunque, a tutti gli effetti, una sfida da alta classifica, tra due squadre che a luglio non erano per forza considerate tra le favorite, ma che a questo punto non si possono più nascondere dietro a un dito.