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‘Per battere una squadra con tali qualità dovremo essere umili’

Il Lugano di Mattia Croci-Torti va a caccia del primo successo stagionale sul campo del Grasshopper, con Bottani titolare e Valenzuela terzino

22 luglio 2022
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Dopo la sconfitta casalinga di domenica con il Sion, domenica pomeriggio al Letzigrund con il Grasshopper il Lugano di Mattia Croci-Torti è subito chiamato a cancellare il passo falso interno. La settimana è trascorsa all’insegna del grande caldo, ma ha permesso al mister di ampliare la rosa: Bottani a tempo pieno «partirà sicuramente titolare» come preannunciato dal tecnico, poi anche Arigoni si è allenato regolarmente, mentre Belhadj ha scontato la sua giornata di squalifica e da metà settimana è a disposizione anche il 22enne centrocampista Uran Bislimi, ex Sciaffusa («è un bel giocatore che già domenica potrà farci comodo» dice l’allenatore dell’ultimo arrivato). Gli assenti saranno lo squalificato Daprelà, gli infortunati di lungo corso Aliseda, Macek, Facchinetti e Hajrizi. In forse Amoura, che a causa di un leggero risentimento ha dovuto interrompere l’allenamento mattutino.

L’allenatore bianconero, prima di parlare della partita con le Cavallette, durante la conferenza stampa ha voluto togliersi qualche sassolino dalle scarpe: «Ultimamente ho la sensazione, soprattutto dalla semifinale di Coppa in poi, che l’arbitro fischi sempre bene, mentre il Var ci metta il bastone fra le ruote. Gli episodi non sono isolati, danno l’impressione che il lavoro dell’arbitro non venga sempre coadiuvato dal video. Torno sull’episodio di domenica scorsa, l’espulsione di Daprelà: sono sempre dell’avviso che non fosse un fallo da espulsione. Non voglio in questa sede piangere ancora per l’arbitraggio, è un capitolo chiuso, però mi ha fatto specie che tutte le volte siamo un po’ traditi da chi non è presente e non capisce le dinamiche della partita».

L’avversario di domenica è al debutto stagionale: «Con il nostro potenziale siamo in grado di vincere con qualsiasi avversario, ma allo stesso tempo possiamo perdere contro tutti. Andiamo a Zurigo per affrontare una squadra che ha cambiato pochissimo e che nell’ultimo turno dello scorso campionato ha fatto molto bene, ha perso solo un forte attaccante, Sanè, sarà una partita difficilissima. Si tratta di una squadra nota per le grandi qualità di cui dispone. Non dobbiamo essere spavaldi e pensare che siamo più forti di loro. Dobbiamo bensì essere umili, ci vorrà tanta sofferenza per portare a casa più punti possibili».

Parlando dei singoli il coach si è soffermato su Milton Valenzuela, «un giocatore che da tanto tempo ha alzato l’asticella delle sue prestazioni. Anche in finale a Berna con le sue giocate ci aveva aiutato parecchio, negli ultimi mesi ha giocato su ottimi livelli, nonostante arrivasse da un lungo periodo durante il quale non aveva giocato molto. A me piace in modo particolare perché è un giocatore polivalente, penso lo abbia dimostrato domenica contro il Sion, giocando in una posizione non sua. È dotato di una grande volontà e vede certe situazioni che altri non vedono. Darà a tutta la squadra una grossa mano, tornando a fare il terzino. A centrocampo abbiamo recuperato qualche giocatore quindi non stravolgeremo la squadra».

Da Valenzuela, uno dei migliori con il Sion, al portiere Amir Saipi: «Questa settimana si è allenato molto bene, è un ragazzo intelligente. Sa che poteva fare meglio, però l’ho visto molto positivo. Non dimentichiamo che è un ragazzo giovane a cui bisogna concedere "momenti non esaltanti" come si è visto nelle ultime partite e che va sostenuto e aiutato. Ma ha grandi risorse e qualità, nonostante qualche alto e basso come tutti i portieri, domenica avrà tanta voglia di rivincita che deve trascinarlo, non si abbatte sugli errori e riflette molto. L’importante è che non si fermi, che abbia la voglia e la costanza di migliorarsi ogni giorno».

Infine si è anche parlato delle voci di un possibile interessamento del Sion per Bottani: «Quando si parla di Mattia bisogna avere solo rispetto. È un giocatore che al Lugano ha dato moltissimo, stiamo parlando di un’icona della nostra società, queste voci lasciano il tempo che trovano. Troppo facile parlare di lui, interessa a tutte le squadre in Svizzera, ma qui ha lasciato il segno. Ogni giorno si allena al massimo, con questa maglia vuole vincere ancora tante partite, inoltre negli anni si è migliorato tanto. Per cui queste voci non mi hanno toccato e anche lui è serenissimo», conclude il tecnico.