Mattia Croci-Torti sereno a 24 ore dalla finale di Coppa Svizzera. Contro il San Gallo non ci sarà Maric, mentre Saipi per ora riamane a disposizione
Il Lugano è pronto. Mentalmente e fisicamente pronto per affrontare, tra poco meno di 24 ore, l’impegno più importante della stagione. Lo ha confermato Mattia Croci-Torti nella conferenza stampa prepartita organizzata al Wankdorf dall’Associazione svizzera di calcio. Prima di passare alle parole del tecnico bianconero e di capitan Jonathan Sabbatini, due segnalazioni sulla situazione di Mijat Maric e Amir Saipi. Partiamo dal portiere: il Lugano non ha per ora ricevuto la decisione dell’istanza di ricorso in merito alla squalifica di due giornate per il fallo di reazione commesso contro lo Young Boys. In considerazione del fatto che in passato le istanze preposte mai si sono pronunciate durante il weekend, è fortemente probabile che domani pomeriggio Saipi possa difendere i pali della porta bianconera.
Per quanto riguarda Maric, il difensore negli ultimi giorni si è sottoposto a un lavoro individuale nel tentativo di recuperare dall’infortunio al tallone. Venerdì sera ha raggiunto la squadra a Berna per sottoporsi all’ultima visita, ma lo staff medico non ha potuto far altro che constatare il mancato recupero del giocatore. Maric, dunque, non sarà a disposizione di Croci-Torti e dovrà accomodarsi in tribuna.
Un forfait subito commentato da Sabbatini: «Per noi Mijat è un leader, sia dentro, sia fuori dal campo. Va però detto che la sua assenza non ci coglie di sorpresa. Eravamo consapevoli dell’improbabilità di un pieno recupero e nel contempo sappiamo che gli altri giocatori daranno il massimo per sopperire all’assenza. E sicuramente lui saprà fornirci la carica giusta anche senza essere personalmente in campo».
Le ore scorrono e il fischio d’inizio della finale si avvicina a grandi passi. La tensione monta, ma Croci-Torti ostenta sicurezza... «Ho vissuto questi ultimi giorni con grande tranquillità e serenità. Nutro molta fiducia nella mia squadra, nel percorso fatto in questi mesi. Domani a sostenerci avremo 9’500 tifosi in arrivo da tutto il Ticino e questo è un dato che mi riempie d’orgoglio e che infonde in tutti noi una pressione molto positiva. Un grande entusiasmo rappresenta la premessa per disputare una grande prestazione. A Berna contro un San Gallo sorretto da una marea di tifosi non sarà per nulla facile: avevamo bisogno di un segnale da parte dei nostri sostenitori e questo segnale è giunto puntuale».
Negli ultimi mesi la Coppa Svizzera è stata il chiodo fisso di tutti i tifosi e ha ovviamente occupato anche il pensiero del tecnico bianconero... «Preparo questo appuntamento dalla partita con il Sion, con una serie di rotazioni che ci ha permesso di arrivare oggi nelle migliori condizioni. Abbiamo pianificato ogni mossa e negli ultimi giorni ci siamo concentrati sulla ricerca di quel dettaglio in più capace di mettere in difficoltà l’avversario. Queste sfide si vincono sui dettagli».
Al di là di una possibile decisione dell’ultimissima ora su Saipi, Croci-Torti non ha dubbi sulla formazione... «L’ho già decisa. Sarà quella che reputo la migliore da schierare contro il San Gallo. Siamo pronti e preparati, in questi giorni ci siamo concentrati su noi stessi e su cosa dovremo fare in campo. Sarà ovviamente una sfida molto equilibrata, entrambe le squadre hanno le stesse chance di vittoria, tuttavia nei ragazzi ho visto spirito giusto e tanta fame. Quando c’è la fame, un allenatore può essere sereno. E io sono sereno: siamo pronti per scatenare l’inferno in campo».
Nella speranza che la squadra non si sgonfi proprio sul più bello, schiacciata dall‘enorme attesa costruita attorno alla possibile vittoria in Coppa Svizzera... «Non penso sia un’ipotesi reale. Abbiamo chiaro in mente qual è il nostro obiettivo e come fare per raggiungerlo. Quando in una competizione come questa ti accorgi che sono uscite squadre del calibro di Young Boys, Basilea e Zurigo, non puoi più nasconderti. Non ci siamo lasciati irretire da Thun e Lucerna e arriviamo all’appuntamento nelle migliori condizioni psicofisiche. Domani si deciderà tutto in 90’-120’, ci saranno in ballo mille emozioni con le quali di norma in campionato non si è confrontati. Era importante esserci e potersela giocare guardando l’avversario negli occhi, senza paura. Arriviamo a Berna nel momento giusto e con lo spirito giusto».
Per Jonathan Sabbatini si tratterà della seconda finale dopo quella persa nel 2016. Di quella squadra rimangono soltanto l’uruguaiano e Mattia Bottani... «Percepiamo lo spirito della rivincita, per quanto l’avversario non sarà lo stesso. Sette anni fa avevamo entrambi vissuto momenti speciali: Mattia per il rigore sbagliato del quale tanto si era discusso, io per il colpo subito una settimana prima a Vaduz e che aveva penalizzato la mia prestazione. Domani sarà comunque un’altra storia, sono passati tanti anni, noi siamo diversi come giocatori e pure la rosa è cambiata. Quel che posso dire è che sarà una bellissima finale».