Il punto conquistato in rimonta con il Grasshopper ha messo fine alla striscia di tre sconfitte consecutive in campionato del Lugano.
È stato un Lugano "double face" quello ammirato sabato nel tardo pomeriggio a Cornaredo e che alla fine dei 90 minuti ha dovuto accontentarsi di un pareggio in rimonta contro un Grasshopper volenteroso ma non certo trascendentale, riuscendo perlomeno a interrompere la striscia di tre sconfitte consecutive in campionato, anche se la vittoria manca ormai a Sabbatini e compagni da cinque incontri.
Dopo primo tempo decisamente incolore e che ha regalato poco più che qualche sbadiglio agli spettatori presenti in tribuna – una rete delle Cavallette si è anche vista, quella segnata di testa dal ticinese Arigoni (che in chiave mercato piace molto proprio al Lugano), ma è stata annullata dall’arbitro Esther Staubli per un fallo dello stesso giocatore su Ziegler –, i bianconeri sono decisamente cresciuti nella ripresa, tanto che avrebbero pure meritato di portare a casa la posta piena.
«Potevamo fare sicuramente molto meglio – afferma convinto proprio capitan Sabbatini, autore del gol pareggio, trovato al 75’ su assist del compagno e amico Mattia Bottani (entrato in campo una decina di minuti prima) –. Dopo un inizio un po’ difficile, poi le cose sono decisamente migliorate, anche grazie ai cambi giusti effettuati dal mister. Ci siamo procurati delle belle opportunità, peccato che non siamo riusciti a sfruttarle».
In particolare il 34enne si riferisce al palo colpito da Amoura (complice anche un intervento non perfetto del portiere ospite Moreira) e alla clamorosa opportunità non sfruttata da Reto Ziegler, ritrovatosi tutto solo davanti alla porta avversaria dopo un calcio d’angolo ma non abbastanza freddo per trafiggere Moreira. Senza poi dimenticare altri due episodi molto significativi: la rete annullata a Celar per presunto fuorigioco che dalle immagini televisive sembrava non esserci) e anche un mani di Abrashi non sanzionato dal giudice di gara e nemmeno dal Var... «L’unica cosa strana – ha rivelato Sabbatini a proposito di quest’ultimo episodio – è che dopo pochi secondi dall’accaduto l’arbitro mi ha detto che il Var non sarebbe intervenuto, una decisione presa molto rapidamente. Ma alla fine siamo contenti per questo punto, dopo tre sconfitte consecutive in campionato era importante muovere nuovamente la classifica. Senza dimenticare che il nostro avversario veniva da ottimi risultati. Chiaro, l’uscita di Maric ci ha un destabilizzato, ma sono cose che durante una partita di calcio possono capitare. Lui per noi è molto importante, ma dobbiamo subito voltare pagina».
La partita dell’esperto difensore centrale è difatti finita poco prima della mezz’ora di gioco a causa del riacutizzarsi di un fastidio al tallone. Il pensiero corre inevitabilmente alla finale di Coppa Svizzera con il San Gallo, alla quale mancano due settimane. Riuscirà il 38enne difensore a recuperare in tempo? La sua sarebbe senza dubbio un’assenza pesante, come dimostrato anche dalla rete subita con il Gc, nata da un’incertezza difensiva dopo la sua uscita dal campo. Nonostante tutto mister Croci-Torti dopo il fischio di chiusura del match è apparso positivo... «Venivamo da tre sconfitte e soprattutto da primi tempi nei quali avevamo subito molte reti. Oggi non volevo andare sotto prima della pausa e ci siamo riusciti, cercando poi con i nostri cambi di cambiare la partita. Sapevo che Bottani, che nelle gambe non aveva più di 25 minuti, e Amoura erano in crescita. Quest’ultimo ha spaccato la partita. Un altro punto positivo da considerare, è che siamo riusciti a rimontare un risultato sfavorevole. E alla fine se l’avessimo portata a casa non avremmo rubato niente».
A proposito della finale di Coppa in programma a Berna il 15 maggio, la prevendita è iniziata (è possibile acquistare biglietti unicamente presso il segretariato del club a Cornaredo) e sono stati già stati venduti oltre 6000 biglietti. Come dire che il popolo bianconero ci sarà, ora si tratta solo di arrivarci nel migliore dei modi anche per la squadra.