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Per l’Acb obiettivo promozione, senza tanti giri di parole

Domenica alle 15 al Comunale l’esordio nel 2022 contro il Basilea II. Il tecnico Aeby: ‘Più qualità e maggiore concorrenza in squadra’

17 febbraio 2022
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Dieci punti di ritardo sulla capolista Breitenrain. È con questo margine da colmare che l’Ac Bellinzona si rimette in corsa nel campionato di Promotion League che nel weekend mette in campo la 19esima giornata. Un divario considerevole, che costringe i granata a rimboccarsi le maniche e a iniziare la rincorsa con il passo giusto, pur senza però l’aggravio pesante della rimonta a tutti i costi subito, giacché la formula del campionato prevede che le sei prime classificate si affrontino in un "gironcino" di cinque turni nei quali sarà ancora possibile fare la differenza, a patto che l’attuale capolista sia stata agganciata o quanto meno sia rimasta a tiro.

Obiettivo promozione, per l’Acb, dichiarato senza mezzi termini. L’asticella è stata posta in alto, ma nulla è stato lasciato al caso per centrare l’obiettivo stagionale, il ritorno in Challenge League. La società si è mossa sul mercato inserendo tasselli in tutti i reparti e dotando l’organico granata di quella qualità necessaria a fare compiere all’intera squadra l’auspicato e necessario salto di qualità, in ossequio proprio al traguardo che si desidera tagliare. «L’obiettivo è la promozione, ma la strada è lunga è irta di ostacoli», ricorda Jean-Michel Aeby, tecnico del Bellinzona. Per i granata il primo ostacolo da superare è rappresentato dal Basilea II, avversario atteso al Comunale domenica alle 14.30. «Abbiamo ripreso la preparazione il 10 gennaio – spiega il mister –. All’inizio non eravamo tanti, poi sono arrivati nuovi giocatori. I cambiamenti intervenuti sono stati parecchi. Di uomini, ma non solo. Sono stati modificati anche gli orari degli allenamenti, ciò che dovrebbe rappresentare un vantaggio nei confronti delle avversarie, molte delle quali costrette a lavorare di sera. In queste ultime sedute cercheremo di capire chi possiamo schierare domenica. Il gruppo è stato rinforzato, ma ora si tratta di trovare il giusto amalgama in una squadra che è stata profondamente rinnovata. In rosa c’è maggiore qualità, ma il calcio è uno sport collettivo. Spetta a me fare in modo che il gruppo si muova come un’entità compatta e omogenea».

Nessuna speculazione sul Breitenrain

Quanto ha potuto incidere sui cambiamenti intervenuti? «Partenze e arrivi sono decisioni prese dalla società. In qualità di allenatore, io devo lavorare con i giocatori che mi mettono a disposizione per allestire la migliore squadra possibile. Mi concentro sul lavoro con i ragazzi che sono con me tutti i giorni. I profili dei nuovi giocatori, in relazione a quelli che avevamo prima, sono interessanti. In seno al gruppo ci sarà inevitabilmente maggiore concorrenza. Per me è importante poter contare su due calciatori per ruolo di buona qualità. Ci sarà spazio per tutti, mancano dodici partite, poi ci sono i playoff».

Il Breitenrain scatta con 10 lunghezze di vantaggio, un capitale ragguardevole. Non è però chiaro quali siano le ambizioni dei bernesi. Soprattutto, non è chiaro se faranno domanda della licenza di Challenge League e se hanno la possibilità di ottenerla (vi è in primis da risolvere la questione stadio, un trasloco dall’attuale impianto si impone). «Le prime partite sono molto importanti, soprattutto sul piano contabile. Bisogna muovere subito la classifica con tre punti alla volta, a partire già da domenica, contro il Basilea terz’ultimo. Un esordio al quale faranno seguito altri due incontri insidiosi contro avversarie in difficoltà in classifica, il Sion II (penultimo) e l’Etoile Carouge (quart’ultimo). Quanto al Breitenrain, non bisogna sprecare energie per niente, non serve farsi false speranze, non ci sono certezze. A noi non resta che lavorare, senza fare speculazioni di sorta. Aspettiamoci semmai che la licenza la chiedano. Ci dobbiamo concentrare sull’aspetto sportivo della questione, al momento penalizzante in virtù dei 10 punti in meno dei bernesi. Prima di ospitarli, confido di aver ridotto un po’ lo scarto, per poi aggiudicarci lo scontro diretto. Questa, però, è musica del futuro. Concentriamoci prima su quello che dobbiamo fare nell’immediato. Un primo bilancio lo faremo dopo quattro o cinque partite».

La fine delle restrizioni potrebbe indurre il popolo granata a riprendere con maggiore convinzione la via del Comunale. «Il Bellinzona ha tifosi speciali e molto vicini alla squadra, alcuni dei quali però avevano scelto di non più andare allo stadio, per via della pandemia. Mi auguro che possano tornare in massa e fungere da dodicesimo uomo. L’Acb ha bisogno del loro supporto».

In collaborazione con il Rabadan

La partita è stata organizzata in collaborazione con il Rabadan (presenti Re e Corte). Il pomeriggio sarà animato dalla Guggen Stracaganass. Al fischio finale tutti i tifosi sono invitati a raggiungere la buvette principale per "l’aperitivo in musica".