Scotland Yard ha fermato alcuni dei colpevoli degli insulti online ai giocatori della nazionale inglese che hanno sbagliato il rigore nella finale dell'Euro
Prima la ferma condanna, unanime a tutti i livelli della società britannica, seguita da un motto di solidarietà nazionale, quindi le indagini di Scotland Yard e adesso gli arresti: tolleranza zero contro quei tifosi inglesi che si sono macchiati di insulti razzisti ai tre giocatori della nazionale che hanno sbagliato i calci di rigori nella finale di Euro 2020 conto l'Italia, ossia Marcus Rashford, Bukayo Saka e Jadon Sancho. Dopo le prime indagini per capire chi si nascondesse dietro gli account razzista, la polizia ha fermato cinque persone, ma le indagini proseguiranno anche nei prossimi giorni, mentre il governo ha già annunciato un inasprimento delle pene per i razzisti: il Primo ministro ha promesso che a breve verrà approvata una legge in base alla quale scatterà il divieto d'ingresso allo stadio per i tifosi responsabili di abusi online, chiedendo anche la collaborazione alle più popolari piattaforme (Facebook, Instagram and Twitter) affinché aiutino gli inquirenti a risalire alle vere identità dei loro utenti.
Social network contro i quali lo stesso Saka ha puntato il dito, accusandoli di non fare abbastanza per fermare le ondate di insulti razzisti che hanno colpito lui e i suoi compagni di nazionale. "Alle piattaforme di social media Instagram, Twitter e Facebook – ha scritto sugli stessi social il 19enne centrocampista dell'Arsenal –, non voglio che nessun bambino o adulto debba subire i messaggi odiosi e offensivi che io, Marcus e Jadon abbiamo ricevuto questa settimana. Io ho capito subito che stavo per ricevere un carico di odio, ed è una triste realtà che voi potenti piattaforme non stiate facendo abbastanza per fermare questi messaggi". Il calciatore ha ringraziato invece chi gli è stato accanto e ha sottolineato che "non c'è posto per il razzismo né per l'odio di ogni tipo nel calcio e in nessuna area della società, e la maggioranza della gente". Poi Saka ha esortato "la maggioranza della gente a unirsi per far venire allo scoperto chi manda questi messaggi, denunciando quei commenti alla polizia ed eliminando l'odio essendo gentili l'un con l'altro. Vinceremo".