Le prime due reti bianconere dell'uruguaiano consentono ai bianconeri di dominare la sfida del Rheinpark di Vaduz
Il Lugano scopre come d’incanto il bomber che meno ti aspetti, chiude la sfida delicata del Rheinpark in appena 25’, batte il Vaduz e porta a dieci i punti di vantaggio sull'ultimo posto della classifica. La prima vittoria nel Principato dal 2013 porta la firma di Joaquin Ardaiz, autore della doppietta che ha spezzato la sfida. Per l’uruguaiano si tratta dei primi due gol in Super League, alla 16.ma partita, la seconda da titolare. Ma il sudamericano non è stato che il braccio armato di un Lugano assolutamente padrone del campo e al quale il gol d’apertura dopo appena 2’ (Ardaiz è stato abile a controllare e battere dai cinque metri dopo una conclusione sbilenca di Guerrero) ha permesso di impostare la sfida nei canoni che più gli sono congeniali. Verrebbe da pensare che, in questo momento della stagione, i bianconeri per dare il meglio di loro stessi debbano ritrovarsi con le spalle al muro. Era successo al Tourbillon contro il Sion (ed era finita 3-0 per Jacobacci & Co.), è capitato di nuovo al Rheinpark.
Parlare di spalle al muro potrebbe suonare come eccessivamente catastrofista, ma se fosse tornato dal Principato con le pive nel sacco, il finale di stagione del Lugano rischiava di diventare una sorta di calvario. E invece, al di là di un paio di occasioni sul conto dei padroni di casa (la più importante in apertura di ripresa con una deviazione aerea di Simani sulla quale ha fatto scudo Baumann), i bianconeri hanno disputato una prestazione di spessore. Anche perché in mezzo al campo hanno trovato, ancora una volta, un Custodio quasi perfetto nel dettare i tempi della manovra, costtruita attorno a un inusuale 3-4-1-2. Non a caso, il vodese ha messo il piede in entrambe le reti bianconere, in particolare sulla seconda, quando ha fatto correre sulla fascia Lavanchy, il cui centro ha trovato libero in mezzo all’area ancora Ardaiz, bravo nel piazzare la palla nell’angolo alla destra di Büchel.
Nella ripresa Jacobacci ha infoltito il centrocampo con l’uscita di Abubakar (prestazione piuttosto impalpabile, la sua) tornando a un più classico 3-5-2 (nel primo tempo Bottani ha fatto da raccordo alle spalle delle due punte), per cercare di arginare il tentativo di rimonta dei padroni di casa, ma ciò non ha impedito ai bianconeri di riprendere ben presto in mano le redini del confronto e di andare a segno una terza volta grazie a un colpo di testa di Maric su corner battuto da Ziegler.
Il Lugano torna dunque in Ticino con i tre punti che cercava e tira un sospiro di sollievo, anche grazie alla vittoria del Servette a Sion. I tre gol del Rheinpark andranno però confermati sabato a Cornaredo contro il Basilea.
Reti: 3’ Ardaiz 0-1. 24’ Ardaiz 0-2. 69’ Maric 0-3
Vaduz: Büchel; Rahimi (65’ Cicek), Simani, Schmied; Dorn, Gajic, Obexer (71’ Hug); Gasser (46’ Coulibaly), Di Giusto, Lüchinger (74’ Gomes); Djokic (65’ Ibrisimovic)
Lugano: Baumann; Kecskes, Maric, Ziegler; Lavanchy, Custodio (77’ Covilo), Lovric, Guerrero; Bottani (77’ Macek); Abubakar (56’ Sabbatini), Ardaiz (68’ Gerndt)
Arbitro: Kanagassingam
Note: porte chiuse. Vaduz privo di Schmid (squalificato), Prokopic e Wieser (infortunati; Lugano senza Daprelà (squalificato). Ammoniti: 26’ Kecskes. 67’ Cicek