Cristante, calciatore della Roma, squalificato per blasfemia. Inchiodato dalle riprese tv: 'Hanno reso le parole udibili e individuabili senza margini di dubbio'
Nel calcio italiano basta una bestemmia per finire in fuorigioco. È successo a Bryan Cristante, calciatore della Roma, che si è visto squalificare dal giudice sportivo per "avere proferito un'espressione
blasfema al 23' del primo tempo" nella sfida di domenica a Bologna. Il ventitreenne centrocampista dovrà così saltare la partita di giovedì in casa, contro il Torino. A inchiodare Cristante, scrive il giudice, sono le "riprese tv, che hanno reso udibili e individuabili senza margini di ragionevole dubbio" le parole del giocatore, dopo un sfortunato autogol.