Calcio

Caso Blatter, l'inchiesta s'allarga anche a Platini

La Procura federale allarga il cerchio per la questione dei 2 milioni di franchi non tracciati: stando al vallesano il francese verrà convocato a fine agosto

Keystone
26 giugno 2020
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L'inchiesta aperta in Svizzera contro Sepp Blatter per un versamento non tracciato a Michael Platini da due milioni di franchi si arricchisce di un nuovo capitolo. Infatti la Procura federale ha deciso di allargare il cerchio, con lo stesso Platini ora è accusato di «complicità in amministrazione infedele, falsità in documenti e appropriazione indebita» secondo gli atti giudiziari. Per il momento né Michel Platini, né il suo avvocato Vincent Solari hanno reagito alle accuse, mentre Sepp Blatter ha affermato di essere stato convocato dal procuratore Thomas Hildbrand per il 1. settembre, stando a lui il giorno dopo in cui verrà ascoltato Platini.

Il tribunale aveva avviato un procedimento penale contro Sepp Blatter nel settembre di cinque anni fa per il controverso pagamento da 1,8 milioni di euro effettuato nel 2011 in favore di Platini, a suo dire, per un lavoro di consulenza risalente al 2002. Il quotidiano francese Le Monde aveva rivelato a fine maggio del 2018 una lettera inviata da un procuratore svizzero agli avvocati di Platini, in cui sostanzialmente si diceva che allo stato delle cose nei confronti dell'ex calciatore francese non sarebbe stato aperto alcun procedimento. Quell'annuncio era però stato limato il giorno dopo dal Ministero pubblico della Confederazione, il quale aveva aggiunto che il procedimento contro Blatter, in cui Platini era stato ascoltato in qualità di testimone, non era però definitivamente concluso.

Quel pagamento sospetto di 2 milioni di franchi sia a Blatter sia a Platini era costato una sospensione di diversi anni da parte della giustizia sportiva, sospensione che aveva tra l'altro impedito al francese, ex presidente dell'Uefa, organismo che dirige il calcio europeo, di candidarsi alla presidenza della Fifa, la Federcalcio internazionale. La sospensione di Platini era poi stata confermata dal Tas, che però l'ha ridotta a quattro anni, poi dal Tribunale federale e, infine, dalla Corte europea dei diritti dell'uomo.