Calcio

Giocatore positivo al Covid, l'Fc Lugano precisa

Malattia nella sua fase di remissione. Il dottor Marano: 'Negativizzazione possibile a un secondo test per più motivi'

Ti-Press/Golay
26 maggio 2020
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L'Fc Lugano ha inteso fornire maggiori dettagli in merito al suo giocatore testato positivo al coronavirus lo scorso venerdì. Il giocatore in questione è risultato positivo sia al test del tampone (Striscio naso-faringe) sia al test della sierologia (AntiSars-Cov-2 IgG). Un dato, questo, che tra le altre cose, indica una forte probabilità che la malattia fosse nella sua parte conclusiva
(fase di remissione). A quel punto è stata seguita alla lettera la direttiva del medico cantonale: il laboratorio ha trasmesso immediatamente i risultati all’ufficio del medico cantonale e sono stati tracciati i contatti (Contact Tracing).

Caso singolare

La singolarità di questo caso ha però visto il calciatore, di sua iniziativa, sottoporsi il giorno seguente (23 maggio) a un secondo test in un altro Cantone, che è risultato negativo. Questo, considerando quanto spiegato sopra, non deve sorprendere.

A tal proposito, ecco la dettagliata spiegazione del medico sociale dell'Fc Lugano Marco Marano. «Abbiamo deciso di sottoporre i giocatori e lo staff al test del tampone e della sierologia per la ricerca del COVID-19 poiché da un punto di vista medico riteniamo che avere queste informazioni sia fondamentale prima di riprendere le attività fisiche ad alta intensità. Da un punto di vista tecnico, abbiamo sottoposto i giocatori al tampone per la ricerca dell’infezione in fase acuta, ed alla sierologia, per la ricerca degli anticorpi (IgG) e quindi di un’infezione precedente. Ci siamo affidati a un laboratorio certificato dall’Ufficio Federale della Sanità Pubblica, che ha tra l’altro un’esperienza internazionale riconosciuta (Synlab) e che ha fatto migliaia di tamponi e test
sierologici per il Cantone.$

Positivo, poi negativo

Lo scorso venerdì un calciatore è risultato positivo al tampone, aveva quindi l’infezione ancora in fase attiva al momento dell’esame. A questo vanno aggiunte due cose molto importanti:
1) Lo stesso giocatore al momento della positività al tampone aveva anche la positività delle Immunoglobuline (IgG). La sera stessa, avendo ricevuto la notizia della positività al tampone, la responsabile del laboratorio ci ha contattato per farci notare quanto segue: la carica virale presente sul tampone era molto bassa; il paziente aveva anche la positività per le immunoglobuline, quindi per gli anticorpi, pertanto si trattava certamente di un’infezione in fase attiva ma già presente da un po’ di tempo. Questi due dati però non cambiavano assolutamente la sostanza delle cose e cioè che si trattava di un tampone positivo.
2) Il Laboratorio a cui abbiamo fatto riferimento, Synlab, utilizza un apparecchio per la ricerca dell’RNA del virus che ha una sensibilità altissima rispetto ad altri, comunque approvati, ma che possono avere una sensibilità molto inferiore.

Negativizzazione possibile

Precisato ciò, è ora possibile spiegare quanto poi accaduto nel secondo test: è assolutamente possibile avere una negativizzazione del tampone anche dopo poche ore dal primo test se, come detto, ci si trova già in una fase terminale dell’infezione (cosa che per noi era nota sin da subito); è anche assolutamente possibile che un tampone si negativizzi poiché l’apparecchio utilizzato in un secondo momento non ha la stessa sensibilità del primo (non sappiamo che sensibilità abbia il secondo apparecchio, mentre siamo a conoscenza del fatto che il primo fosse estremamente sensibile); è infine assolutamente possibile avere un falso negativo, ad esempio se il tampone non viene eseguito correttamente: il numero di falsi negativi è, in percentuale, decisamente più alto dei falsi positivi.
Queste osservazioni per sottolineare la nostra assoluta professionalità al fronte di chi sta cercando di gettare discredito sul nostro operato.

Quarantena di dieci giorni

Dal momento della positività al test del tampone, come per ogni cittadino svizzero, l'Ufficio del medico cantonale competente, avendo ricevuto copia dell’esito del tampone dal laboratorio, ha contattato il paziente obbligandolo a un isolamento di 10 giorni e attivando il Contact Tracing. Non essendo previsto, secondo le norme federali, l’esecuzione del secondo tampone dopo la positività, la quarantena terminerà allo scadere del decimo giorno indipendentemente dal riscontro di altri tamponi negativi eseguiti successivamente, salvo controindicazioni dell’ufficio del medico cantonale.
Il paziente si trova in un buono stato di salute e dopo il decimo giorno di isolamento, dopo che sarà sottoposto a tutti gli approfondimenti cardiovascolari del caso, riprenderà ad allenarsi con la squadra».

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