Aperta un'inchiesta dopo la denuncia di un avvocato che rappresenta duemila tifosi. L'ipotesi? Frode: il portoghese avrebbe dovuto giocare almeno per 45'
La polizia di Seul ha avviato un’indagine dopo la denuncia di un avvocato che rappresenta duemila tifosi asiatici, i quali si ritengono truffati dalla mancata partecipazione di Cristiano Ronaldo alla partita amichevole fra la Juventus e una selezione della lega sudcoreana. Lo scrive un quotidiano locale, il ‘Chosun Ilbo’, spiegando che l’investigazione internazionale è stata aperta sulla base di un'ipotesi di «frode» per la mancata presenza in campo del portoghese, che invece di giocare ha seguito il match dalla panchina. Sotto indagine c’è però anche l’azienda che aveva organizzato la partita assicurando la presenza del portoghese sul terreno da gioco.
Subito dopo il match, la lega sudcoreana aveva espresso «profonda indignazione e delusione per il comportamento della Juventus», pretendendo delle scuse sincere e la spiegazione del motivo per cui Ronaldo non ha giocato, mentre il contratto prevedeva la sua presenza in campo per almeno 45 minuti».