Calcio

Gli avvocati: ‘Gegic, Gritti e Bressan vanno assolti’

21 aprile 2016
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Almir Gegic, Matteo Gritti e Mauro Bressan, i tre ex giocatori di Bellinzona e Chiasso, devono essere assolti. In quanto «non ci sono elementi sufficienti per rinviarli a giudizio in aula». È la richiesta che, uno dopo l'altro, nell’udienza di oggi hanno formulato i loro difensori nell’udienza preliminare sul caso del calcio scommesse, che si celebra a Cremona. Una posizione che si allinea a quelle dei legali di tutti gli altri imputati che non hanno scelto il rito abbreviato – come il ct della Nazionale azzurra, Antonio Conte – o il patteggiamento. Ciò che invece è stato il caso per venticinque imputati, intenzionati a uscire dal processo con una condanna nei limiti della condizionale. Quella odierna è stata una giornata caratterizzata dagli interventi degli avvocati difensori di Beppe Signori, ex bomber del Bologna e della Nazionale. Il centravanti, accusato di riciclaggio a Lugano, per il capo della Procura di Cremona Roberto di Martino sarebbe il capo del gruppo di scommettitori bolognesi, un'associazione a delinquere in grado di smistare denaro, indirizzare offerte a giocatori corrotti e a muoversi perché le scommesse fatte seguissero un iter ben stabilito. Secondo la Procura, quel sodalizio era legato al gruppo di che finanziava la corruzione. L'accusa di riciclaggio si riferisce al denaro che da Singapore veniva depositato su un conto corrente a Lugano, poi ripulito su altri quattro correnti (Elisir, Cannonau, Teroldego e Syrah) sempre in banche situate in riva al Ceresio. Per riciclaggio oltre a Signori sono accusati Luigi Sartor (ex Juve, Inter, Roma e Parma), il suo commercialista e Luca Burini, manager che per vent’anni ha lavorato in Cina. Davanti al giudice dell’udienza preliminare, Pierpaolo Beluzzi, le difese degli imputati accusati di associazione per delinquere finalizzata al riciclaggio hanno pure loro indicato che sono esistono sufficienti elementi probatori in grado di dimostrare il reato contestato. Domani sono previste le repliche, mentre la sentenza è stata fissata il 16 maggio, giorno in cui Beluzzi pronuncerà la sentenza per chi ha scelto il rito abbreviato e il patteggiamento, stabilendo nel contempo anche la data del processo in aula.