Avversaria della Svizzera all'Europeo in Francia (dal 10 giugno al 10 luglio), la Romania è rimasta senza uno stadio dove giocare le sue amichevoli di preparazione. Infatti, dopo la sessantina di morti causata da un incendio in una discoteca di Bucarest a fine ottobre, i pompieri romeni si rifiutano di autorizzare le partite all'Arena Nationala, stadio da 55 mila posti (inaugurato nel 2011) il cui tetto retrattile, tuttavia, «è realizzato con materiali non omologati». E il sindaco a interim della capitale, Razvan Sava, dà loro ragione. «Lo stadio verrà riaperto unicamente quando la legislazione vigente sarà rispettata».
Un'alternativa potrebbe essere quella dell'impianto del Cluj, ma l'idea non sembra piacere troppo all'allenatore della nazionale romena, Anghel Iordanescu: «Dalle informazioni in mio possesso, il terreno da gioco non si trova in condizioni ottimali…». Oggi, però, gli amministratori dello stadio del Cluj hanno annunciato di aver iniziato la sostituzione delle zolle. Tuttavia il tempo stringe, visto che la prima amichevole – con la Lituania – è in cartellone il 23 marzo, quattro giorni prima di quella con la Spagna.