Agno e Collina d'Oro promettono battaglia. Ma occhio alle outsider. E dal podio in già è tutto aperto. Come cambia il Gruppo 1 di Terza...
Pochi giorni e anche la Terza Lega tornerà ad animare i fine settimana degli amanti del calcio regionale. Quello che sta per cominciare nel Gruppo 1 sarà ricordato come uno dei campionati più competitivi di sempre. Il motivo è presto spiegato: se in Seconda Lega non sembrano esserci assolute favorite sulla carta per la vittoria finale, lo stesso non si può dire del girone in analisi.
Un testa a testa d’altra categoria
L’ambizioso Agno – proveniente da due promozioni consecutive – non vuole lasciare nulla di intentato e mira a centrare il terzo trionfo dalla rinascita. Per farlo, il club del “pesciolino” ha allestito un organico di primo livello a cui spetta il compito di rispettare le attese. Ma la strada verso la promozione non sarà tutta rose e fiori. Poco, ma sicuro. Nel Gruppo 1 di Terza Lega non c’è solo l’Agno a voler recitare il ruolo di protagonista. Dopo la mancata promozione nella scorsa stagione, il Collina d'Oro di Omar Balmelli si presenta ai nastri di partenza con una voglia matta di riscatto. Come nel caso dei rivali, i luganesi hanno operato intensamente sul mercato assicurandosi le prestazioni di alcuni tra i giocatori più forti, ed esperti, del panorama calcistico ticinese.
Occhio alle outsider
Ma la storia del calcio insegna che non c’è carta che tenga. Ogni partita ha una storia a sé e nulla è scritto prima di passare dai 90’ sul rettangolo verde. Lo sa bene il Coldrerio di Fabbri, che nella passata stagione si è inserito nella lotta tra Collina e Malcantone riuscendo a sorprendere tutti con la vittoria finale del campionato. Chi è pronto a sfruttare i passi falsi delle due principali protagoniste è il Rancate del nuovo allenatore Nicola Padula, dotato di una rosa altrettante forte per la categoria e già in palla nel pre-campionato. Vuole confermarsi anche l’Insubrica di Davide Palombella. Dopo l’ottimo piazzamento da neopromossi, gli insubrici hanno puntellato la rosa con alcuni elementi interessanti, oltre all’innesto di un bomber con la ‘B’ maiuscola come Maki dal Balerna.
Equilibrio e una novità
La sensazione alla vigilia della stagione 2019-2020 è che dal podio in giù la battaglia sarà serratissima tra tutte le protagoniste. Chi godrà di più continuità lungo tutto il torneo potrà togliersi qualche soddisfazione. Tra le duellanti del Gruppo 1 quest’anno ci saranno anche i GC Carassesi, negli ultimi anni impegnati nella medesima categoria ma nel gruppo con la sopracenerine.
Gli allenatori
Sei squadre su quattordici si presentano ai nastri di partenza con un allenatore diverso rispetto alla passata stagione. Salutato Zappella, il Vacallo del presidente Crivelli ha puntato sull’esperienza di Marco Ramon per condurre i gialloverdi alla salvezza. Il Lusiadas è, probabilmente, la squadra che ha cambiato di più in estate. I luganesi saranno guidati dall’ex Campionese Igor Miceli. Cambio di guida anche al Rancate con Padula che ha preso il posto di Alberto Regazzoni. Il Melide è stato affidato a Marco Benetti, già vice di Guerchadi nella scorsa stagione. A Salvatore Lombardo, invece, il compito di guidare il più in alto possibile il Taverne 2 dopo l’era Milesi. Se le neopromosse Comano e Ligornetto hanno scelto di proseguire la collaborazione con gli allenatori della promozione (Pagnamenta e Ravani ndr), diversa è stata la scelta dell’Agno che individuato nell’esperto Davide Riva il sostituto ideale di Peverelli.
1° giornata di derby momò e scontro tra grandi
Inizio con il botto nel Gruppo 1. Mercoledì 28 agosto il Collina di Balmelli comincerà la caccia al titolo sull’ostico campo del Rancate. Il Monteceneri di Mauro Borsieri vuole proseguire con gli ottimi risultati del girone di ritorno scorso e comincerà il proprio campionato in casa contro il Melide. Subito in trasferta il Taverne 2 che se la vedrà con i Carassesi, mentre il sarà subito derby momò tra Insubrica – Ligornetto e Maroggia – Riva. Il Vacallo renderà visita al Lusiadas e il Comano di Pagnamenta riceverà l’Agno.