Nelle qualificazioni ai Mondiali 2027, i rossocrociati impegnati domenica a Dublino. Yuri Solcà: ‘Li conosciamo, siamo pronti ad affrontarli’
Dopo la vittoria con l’Azerbaigian, la Svizzera è volata in Irlanda, dove a Dublino affronterà domenica i padroni di casa alle 16. Gli irlandesi sono stati sconfitti giovedì dal Kosovo 83-76 e quindi, per rimanere in corsa, devono vincere contro gli elvetici. I giocatori migliori sono stati gli esterni come J. Blount, 27 punti e 13 rimbalzi, Badnus 15, Tracy 11 e la guardia Flood con 12 punti. Tutti giocano all’estero, il primo in Spagna, Tracy a Küsnacht nel Wallabies, Badnus in Islanda dopo oltre un anno a Roma in A2, Flood in Belgio. Una squadra da non sottovalutare perché gioca in casa e ha comunque dato del filo da torcere a quel Kosovo che ci ha già puniti due volte lo scorso anno.
«Abbiamo analizzato la sfida degli irlandesi e visualizzato le loro caratteristiche, per cui siamo pronti ad affrontarli», ci dice Yuri Solcà.
Giovedì non sei entrato, malgrado uno Zinn per nulla trascendentale... «Non tocca a me giudicare, il coach fa le sue scelte e io mi adeguo: lotto in allenamento per sentirmi pronto, poi la gara è gestita da un allenatore».
Una Svizzera partita malissimo... «Eravamo forse troppo contratti e abbiamo sbagliato molto nel primo quarto: poi siamo risaliti, abbiamo vinto con un bel margine e giocando bene sui due lati del campo».
Gli irlandesi sono un buon complesso... «Il fatto che non siano lontani da noi nel ranking è da prendere in considerazione col dovuto rispetto: hanno giocatori esperti che giocano all’estero e quindi di qualità. Occorrerà una partita molto fisica in difesa e fare buone scelte in attacco, con una certa varietà di soluzioni, come nel secondo tempo contro gli azeri».
Già, perché la Svizzera non può permettersi di lasciare spazi offensivi all’avversario e non può pensare di risolvere le gare affidandosi solo alle guardie o agli esterni e al tiro da fuori. Nella sfida di giovedì, quando ha attaccato il ferro e ha lottato sotto i tabelloni, ha trovato soluzioni e falli importanti. Vincendo contro gli irlandesi si andrebbe alla seconda finestra in novembre con maggior tranquillità e convinzione.
Il Riva affronta oggi alle 16 al Pala Sangiorgio la capolista imbattuta dell’Elfic Friborgo. Le friborghesi non sono battibili, diciamolo subito, e vantano una media per partita di differenza con le avversarie di ben 34 punti. E se i “fratelli” dell’Olympic sono stati battuti per la prima volta a Massagno, inutile illudersi che si possa fare il bis. Però quel quarto posto sinora occupato parla chiaramente di un Riva davvero bravo alla sua prima stagione in A con questo gruppo di giovani e quindi merita tutto il sostegno possibile di tifosi radicati e non. Se la Hunter sarà quella di Pully, vicina a quattro doppie con 23 punti, 10 rimbalzi, 14 assists e 7 recuperi, con 37 di valutazione, e la Bell saprà ritrovare 41 di valutazione con rimbalzi e punti in doppia doppia, allora la partita sarà più aperta di quanto si possa pensare. Anche perché le compagne di viaggio sono molto cresciute e danno validi contributi. Sarà importante non perdere banali palloni e concedere secondi tiri, cose tutt’altro che facili ma non impossibili.