basket

Due grandi sfidanti per un match ricco di valore e storia

Domani la Sam Massagno va a caccia della Coppa svizzera contro l'Olympic Friborgo

La Spinelli è in vantaggio 2-0 negli scontri diretti
(Ti-Press/Piccoli)
31 marzo 2023
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Si ferma per il fine settimana il campionato di basket elvetico per dare spazio all’evento clou della stagione, la finale di Coppa svizzera. Che in campo maschile metterà di fronte il meglio del nostro campionato, Massagno e Olympic Friborgo. Elfic Friborgo e Pully si contenderanno invece la Coppa femminile.

Alla finale ticinesi e burgundi ci arrivano da prime della classe. Il miglior attacco (Massagno), contro la miglior difesa (quella dei campioni in carica), o anche, se volete, la seconda difesa (Sam) confrontata al secondo miglior attacco (Olympic). Numeri che certificano la grandezza delle sfidanti e il valore del match stesso. Reso ancor più accattivante dal fascino storico della Coppa, ed esaltato dalla tensione di un match senza domani. A Friborgo sarà quindi sfida vera, o almeno così ci si augura, con una cornice di pubblico pronta a infiammare gli spalti (i friborghesi sono di casa, dal Ticino arriveranno almeno 400 tifosi).

Le due squadre arrivano al match di domani cavalcando emozioni e sensazioni differenti. L’Olympic in campionato non perde da 8 incontri, un filotto in cui ha rifilato uno scarto medio di 33,5 punti agli avversari. Dopo un inizio di stagione balbettante, ha ripreso a correre alla sua solita, elevata, velocità di crociera, assorbendo al meglio infortuni e nuovi arrivi. L’ultima sconfitta burgunda è arrivata proprio contro la Spinelli, avanti 2-0 negli scontri diretti stagionali. «Ma non ci sono partite del passato che contano per il presente» ha detto coach Gubitosa giovedì su queste colonne. Vale per i successi, ma anche per le sconfitte.

Autoritaria padrona del campionato fino a inizio marzo, la Spinelli ha proprio nell’ultimo mese accusato un’involuzione, manifestatasi in evidenti cali di concentrazione e prestazione e costata la sconfitta con Ginevra sabato scorso, la prima dopo 9 successi filati. In settimana Gubitosa ha parlato di “blackout” a livello di attitudine, di stress da finale, di voglia di esserci e conseguente risparmiarsi per non mancare l’evento causa infortuni o altro. Tendenze fisiologiche, decisamente umane aggiungiamo, eppure da estirpare, fosse anche solo per oggi. Che la Sam abbia carattere, lo ha già dimostrato in stagione (pensiamo alla semifinale ribaltata a Montreux), che sappia giocare e mettere sotto le avversarie lo ha detto sinora invece il campionato e pure i primi 20/30’ delle sfide di marzo. Quando gira, gioca con leggerezza, coinvolge tutti e in difesa punta l’avversario come un toro il drappo rosso, la squadra della collina è ingiocabile per chiunque, avversario odierno compreso. Oggi tutto questo servirà, unito a una buona dose di resilienza unita a pazienza nei momenti difficili, che sicuramente ci saranno, perché una finale può essere come un ottovolante, un continuo saliscendi con svolte improvvise.