Mancano i soldi promessi: ridimensionamento in vista per i Lugano Tigers?
Riprende il basket dopo feste e panettoni, un anno nuovo che ripropone purtroppo le problematiche di sempre. Leggevo che il derby a livello europeo fra Milano e Bologna vede in campo un investimento di 55 milioni di euro, 30 Milano, 25 Bologna. Con questi soldi da noi si fanno dieci campionati a 11 squadre, magari anche prendendo qualche straniero migliore di quelli che oggi ciabattano in campo. Una questione di soldi evidente che ci dà anche la misura della forza del nostro basket. Basti pensare alla situazione dei bianconeri che sono in difficoltà perché manca qualche decina di migliaia di franchi, promessi e ancora lontani dalla dirittura d’arrivo. «È triste e può sembrare un piagnisteo», ci dice il presidente Cedraschi, «ma siamo in grosse difficoltà perché ci mancano i soldi che ci hanno promesso. Io non credo che riusciremo ad andare avanti così".
Parole che sottintendono una rinuncia futura agli stranieri perché non si può fare altrimenti: non si vuole certamente fallire, ma a questo punto anche l’obiettivo di preparare in tre anni una squadra che sia pronta a debuttare con qualità nel nuovo palazzetto è una chimera.
Comunque domani sera i Tigers vanno in campo a Basilea, un terreno per nulla facile. Inoltre Basilea sta dimostrando di tenere bene il campo, seppur con i mezzi limitati che ha. Il Lugano recupera Ross e quindi torna al completo dopo più di un mese. La squadra di Montini ha reagito bene in queste ultime partite, dimostrando di avere un gioco e di avere il giusto carattere, con i ticinesi a fare la loro parte. Chissà che Basilea non sia un nuovo trampolino di lancio verso una seconda parte di stagione di belle soddisfazioni.
La Sam inizia il nuovo anno a Boncourt, altra trasferta sempre di difficile lettura: i giurassiani sono una squadra in perenne altalena, capaci del meglio come del peggio, ma pur sempre un cliente difficile. La Spinelli ha le carte in regola per tornare vincente anche dal Giura, ma molto dipenderà dall’atteggiamento mentale del gruppo dopo una pausa lunga e passata da primi della classe. È un mese importante che porta alle Final Four di Montreux e quindi per Gubitosa un approccio che deve essere massimo. «Giocare a Boncourt non è facile e spero di trovare giocatori pronti dal punto di vista mentale. Ho ancora Zoccoletti fuori, ma gli altri sono pronti. Abbiamo un tris di gare fuori casa in dieci giorni fra campionato, sabato 7 a Vevey e sabato 14 a Basilea in Coppa. Dobbiamo essere bravi sia nel gestire le energie sia nell’essere consapevoli dell’importanza di mantenere il primo posto». Non ci sarà da annoiarsi per nessuno, quindi buon anno a tutti.