Dopo l’antipasto a Locarno col successo nell’asta dell’elvetica Angelica Moser, a Bellinzona il piatto forte con diverse stelle mondiali
Grande successo di pubblico, nonostante la pioggia, per l’anteprima del Galà dei Castelli andata in scena ieri a Locarno con il City Event in Largo Zorzi che ha riproposto, come lo scorso anno, la gara del salto con l’asta femminile. A imporsi è stata, con 4,64 metri, l’elvetica Angelica Moser.
Il piatto forte, cioè il meeting vero e proprio, sarà invece servito stasera, lunedì 9 settembre, al Comunale di Bellinzona, dove – anche grazie al bel tempo garantito dai meteorologi – è attesa la folla delle grandi occasioni. Proprio il calore della gente è fra le ragioni principali per cui i più grandi atleti al mondo vengono sempre volentieri a Bellinzona. Jacobs, Simbine, Tamberi, Barshim, Dos Santos, Holloway, Crouser, Kovacs e Camacho Quinn – oltre naturalmente ai migliori svizzeri sulla piazza – sono soltanto alcuni dei fuoriclasse che vedremo in scena.
In attesa di goderci lo spettacolo, che proporrà 13 gare di altissimo livello, abbiamo fatto due chiacchiere con Beat Magyar, che fa parte dei vertici della macchina organizzativa di questo meeting sempre più importante, ormai stabilmente fra i migliori 20 a livello mondiale. Quanto è difficile e impegnativo mantenere questo livello e, addirittura, riuscire a farlo crescere anno dopo anno? «L’impegno, enorme, è lo stesso ogni anno, ma è ovvio che ogni volta vuoi fare qualcosa di migliore, di più grande della volta precedente. Ovviamente, fondamentale è la risposta che riceviamo dagli sponsor, e devo dire che quest’anno i nostri partner sono stati incredibili, consentendoci di far crescere ulteriormente il nostro budget. Colgo l’occasione, naturalmente, per ringraziarli tutti, dallo Sport Toto ai vari enti turistici del Cantone, alla Città di Bellinzona, che davvero ha preso a cuore il Galà, facendone davvero un proprio atout. Il partenariato coi nostri sponsor porta veramente benefici a tutte le parti in causa. Volendo, si potrebbe immaginare di crescere ulteriormente nei prossimi anni, anche se – a livello tecnico – già adesso non abbiamo nulla da invidiare a nessuno, siamo già in pratica un meeting da Diamond League: la stragrande maggioranza degli atleti presenti quest’anno sono infatti reduci dalla Weltklasse di Zurigo».
Come funziona il reclutamento di questi grandi campioni? Trattate direttamente con loro o, al giorno d’oggi, è ormai necessario passare attraverso gli agenti? «Credo che ormai soltanto due atleti su cento si gestiscono da soli, tutti gli altri fanno capo a manager professionisti, compresi gli svizzeri, almeno i più grandi. Per chi fa atletica a un certo livello, oggi, sarebbe impossibile occuparsi anche in prima persona del proprio calendario: comporterebbe la dispersione di troppo tempo, e sarebbero giornate intere sottratte agli allenamenti. A volte si parla male dei manager, ma ce ne sono di molto in gamba, che vogliono molto bene ai loro atleti: il loro lavoro è fondamentale. Questi manager, ormai, posseggono piccole agenzie di viaggio private: se un agente gestisce – diciamo – una ventina di atleti che si spostano da un meeting all’altro in tutto il mondo, non potrebbe essere altrimenti. Pensate soltanto ai voli aerei, agli alberghi, ai trasporti su scala minore, i contatti (e i contratti) con gli sponsor… È davvero una macchina enorme, un’autentica azienda».
Quanti mesi prima del Galà è necessario stabilire i contatti e far pervenire gli inviti? «Non ci fermiamo mai, in pratica. Basti dire che sabato sera (l’altroieri) ci siamo seduti attorno a un tavolo con tutti i più importanti manager presenti qui a Bellinzona per iniziare a buttar giù una possibile data, che vada bene un po’ a tutti, per il Galà del prossimo anno. Il calendario è fittissimo, non è un’impresa facile, ma alla fine ce la facciamo sempre. I top manager sono molto contenti che qui a Bellinzona vengono coinvolti nella scelta della data, mentre altrove le date vengono praticamente sempre imposte».
Nel calendario, anche per ragioni pratiche, siete sempre molto vicini alla Weltklasse: come sono i vostri rapporti con gli organizzatori del meeting zurighese? «Siamo in buoni rapporti, ma siamo del tutto indipendenti, com’è giusto che sia. Conosco davvero da una vita Christoph Joho e Andreas Hediger, i due responsabili dell’organizzazione di Zurigo, da ragazzini eravamo nello stesso gruppo di allenamento. Idem con Jacky Delapierre di Athletissima (Losanna). Una certa forma di collaborazione, certo, esiste: la pedana per il salto con l’asta usata ieri a Locarno, ad esempio, è la stessa che è stata utilizzata ad Athletissima e alla Weltklasse. Dove ha senso, dunque, lavoriamo in sinergia».
Il Galà è pure una formidabile vetrina turistica per la Città, il Distretto e il Cantone. Lo conferma Juri Clericetti, direttore dell’Organizzazione turistica regionale Bellinzona e Valli, il cui sostegno alla kermesse è ulteriormente aumentato. «Le ricadute economiche del meeting sono notevoli già per la presenza in questi giorni degli atleti e dei loro team. Ma, soprattutto, il Galà ci dà un’enorme visibilità, e quindi parliamo anche di indotto a lungo termine. Questi grandi campioni, conosciuti ovunque, tramite i loro canali di comunicazione e attraverso i loro social portano il nome, le foto e i filmati di Bellinzona – col suo territorio, le sue specificità e la sua capacità nell’organizzare grandi eventi – davvero in ogni angolo del mondo».
La serata comincerà alle 18.30 con le gare di sotto-clou, mentre il programma principale prenderà il via alle 20. Gli organizzatori tengono a ricordare che per tutti i minori di 18 anni l’entrata allo stadio sarà del tutto gratuita.