Atletica

I 100 m in 22 secondi: ‘Vergogna’. E il governo apre l'inchiesta

Scoppia la polemica dopo che una ragazza somala alle Universiadi ha stabilito il peggior tempo di sempre. Il ministro: ‘Troverò il responsabile’

Sotto accusa i criteri di selezione: la ragazza sarebbe nipote del vicepresidente della federazione somala
2 agosto 2023
|

Si chiama Mohamed Barre, è il ministro dello Sport somalo ed è andato su tutte le furie dopo che una velocista – si fa per dire – che alle Universiadi in Cina rappresentava il Paese africano è riuscita nell'impresa di correre i 100 metri nel clamoroso tempo di ventuno secondi e ottantuno centesimi. Inutile dire che la povera Nasra Ali Abukar si è classificata ultima della propria batteria nelle eliminatorie, realizzando quella che è semplicemente la peggior prestazione di sempre nella storia della manifestazione. A titolo di paragone, la vincitrice della gara, la brasiliana Silva Mourao, ha corso in 11"58, impiegando in sostanza la metà del suo tempo.

La reazione di Mohamed Barre non ha tardato ad arrivare. «È una vergogna!» ha tuonato il ministro, sottintendendo che la vergogna è più per la nazione somala, che per la ragazza. Anche perché, manco a dirlo, il video che la ritrae correre i 100 piani alla gara cinese ha fatto il giro del web. «Quello che è successo non è appropriato per la comunità somala – ha spiegato Barre –. Me ne dispiace, e mi scuso con il popolo somalo. Esigo più consapevolezza, poiché hanno selezionato in modo inappropriato gli atleti per le gare in Cina e troverò il responsabile». Barre insomma vuole vederci chiaro, e ha ordinato l'apertura di un'inchiesta per capire in base a quali criteri questa atleta sia stata scelta. I sospetti maggiori gravano sul vicepresidente della federazione somala di atletica, Khadija Aden Dahir, di cui Abukar è la nipote. Infatti, prima che le Universiadi cominciassero Aden Dashir aveva postato sui social una foto della ragazza congratulandosi con lei per la convocazione per l'evento in Cina.