Dopo Mettraux e Roura anche Heer riporta alle Sables d'Olonne il suo vecchio Imoca 60 senza foil, che non avrebbe potuto ambire a posizioni di vertice
Dopo Justine Mettraux, che aveva completato la circumnavigazione del globo in 76 giorni, piazzandosi a un brillantissimo ottavo posto, e l'altro ginevrino Alan Roura (diciottesimo, in 84 giorni di navigazione), anche il terzo e ultimo svizzero impegnato nella massacrante Vendée Globe è riuscito a tornare a casa, raggiungendo il porto delle Sables d'Olonne, da dove il trentaseienne di Rapperswil – primissimo svizzero-tedesco a lanciarsi nell'impresa – era partito 99 giorni prima.
Heer, che era al timone di un vecchio Imoca 60 privo di foil, e viste le caratteristiche della sua imbarcazione – disegnata dal neozelandese Bruce Farr e varata nel 2007 con il nome di Gitana Eighty –, non aveva alcuna possibilità di primeggiare con le barche della nuova generazione, alla fine si è piazzato al ventinovesimo posto sui 40 skipper partiti, tre dei quali sono ancora in navigazione (i francesi Cousin e Amedeo e il belga Van Weynbergh, che stanno ancora risalendo l'Atlantico e stanno per tornare all'altezza delle Canarie), mentre gli altri hanno dovuto gettare la spugna. Del resto, in quella che viene considerata l'Everest dei mari, avarie e problemi vari sono all'ordine del giorno, e non hanno certo risparmiato lo stesso Heer, che ha dovuto fare i conti con delle infiltrazioni d'acqua e con una randa strappata, che ha comunque saputo riparare.
Ricordiamo che la Vendée Globe 2024, la decima della storia, era stata vinta dal francese Charlie Dalin in soli 64 giorni, 19 ore e 22 minuti, polverizzato il precedente record appartenuto dal 2017 al bretone Armel Le Cleac’h (74 giorni, 3 ore e 35 minuti).