Lotta a tre per la decima Vendée Globe, segnata domenica dal disalberamento di Pip Hare. Justine Mettraux in undicesima posizione
Charlie Dalin, il cui vantaggio si è assottigliato negli ultimi giorni, per il momento riesce a tenersi alle spalle Yoann Richomme, mantenendo il comando della decima Vendée Globe, segnata domenica sera dal disalberamento dell'imbarcazione della britannica Pip Hare a sud dell'Australia.
Al nuovo aggiornamento delle classifiche, alle 7 di lunedì, Dalin (Macif Santé Prévoyence) ha visto il suo margine nei confronti di Richomme (Paprec Arkéa) ridursi ulteriormente, con quest'ultimo portatosi a 41 miglia nautiche di disavanzo nei confronti del primo, quando la sera precedente le miglia nautiche di distacco fra i due erano ancora 66,13. E in scia al normanno c'è anche Sébastien Simone (Groupe Dubreuil), a 126,37 miglia nautiche dal momentaneo leader della gara.
I tre skipper fanno gara a sé nel Pacifico, lontani dalla concorrenza, dato che il quarto della classifica provvisoria, Thomas Ruyant, naviga a oltre 800 miglia, tra la Tasmania e la Nuova Zelanda. Per quanto concerne gli svizzeri impegnati in questa competizione, Justine Mettraux occupa l'undicesima posizione, a 1'117 miglia dal leader, Alan Roura la ventesima a 3'104,48 miglia e Oliver Heer la trentaduesima a 3'978 miglia. «Le prossime 72 ore s'annunciano molto impegnative dal profilo fisico, in quanto saremo alle prese con un'estesa zona di depressione», sottolinea Mettraux.
Pip Hare, dal canto suo, come detto, domenica sera è stata vittima di un disalberamento avvenuto a sud dell'Australia, mentre navigava in quindicesima posizione. Senza fortunatamente conseguenze fisiche, come ha tenuto a precisare l'organizzazione della gara. Hare è poi riuscita ad assemblare un impianto d'emergenza per fare rotta verso l'Australia, a circa 800 miglia nautiche dalla posizione in cui si trovava, che dovrebbe raggiungere in una settimana.