Jorge Martin secondo e… sempre leader del Mondiale. Ma il torinese è ora a soli 17 punti e punta alla rimonta
Pioggia, scintille e grande agonismo hanno caratterizzato il Gran Premio di Thailandia di MotoGP, gara nella quale – una volta ancora – Francesco Bagnaia ha dimostrato di volere fortemente il tris iridato. Scattato dalla pole, il torinese è riuscito a chiudere davanti a tutti. Lo ha fatto resistendo prima a Marc Marquez, scivolato quando era diventato minaccioso (e 11esimo alla fine), e poi alle gocce che già avevano “segnato” Moto2 e Moto3. Tagliato il traguardo davanti a Jorge Martin e a Pedro Acosta, Pecco ha esultato come poche altre volte in carriera, conscio che a “-17” ha ancora grandi possibilità di completare la rimonta. Martin a quota 453 punti e, appunto, Bagnaia a 436 sono a questo punto gli unici che possono aritmeticamente vincere il titolo.
La Moto2 ha dato il suo verdetto: ha incoronato il suo campione. Pur incompleta – fermata dalla pioggia a tre giri dalla fine –, la gara vinta da Aron Canet ha regalato ad Ai Ogura (secondo) il titolo iridato. Al terzo posto si è piazzato Marcos Ramirez.
In Moto3 tutto si è deciso all’ultima curva. Lì, in una prova “ridotta” da 19 a 12 giri, lo spunto migliore è stato quello di David Alonso, che ha così conquistato il 12esimo successo stagionale. Alle spalle del colombiano sono arrivati Luca Lunetta e Collin Veijer. Di nuovo senza punti il basilese Noah Dettwiler, che si è dovuto accontentare del ventitreesimo posto.