Per il pilota di Grancia, ormai abituato ai trionfi, si è aperta felicemente la nuova stagione agonistica
È cominciato nel migliore dei modi il Campionato svizzero di autocross per Roby Ginevri: a Hoch-Ybrig (Canton Svitto), infatti, nel weekend si è imposto nella prima tappa stagionale, valida anche per il Campionato tre Nazioni (Svizzera, Germania, Francia). «Sono davvero felice di questo successo», commenta il 46enne pilota di Grancia, «anche perché ho deciso di prender parte alla competizione riservata ai motori 750 e 850 cc, benché la mia macchina sia soltanto 600 di cilindrata. Ho voluto insomma rendere la sfida ancor più intrigante, e alla fine sono riuscito a vincere malgrado l’handicap del motore meno grosso e meno potente. E la concorrenza, vi assicuro, non mancava: c’erano piloti provenienti un po’ da tutto il continente. In totale, alle varie corse, hanno preso parte circa 150 vetture».
Quella di Ginevri è ormai una supremazia di lunga data: l’anno scorso, ad esempio, vinse il titolo nazionale nella propria categoria (e fu secondo in assoluto) e conquistò la piazza d’onore anche nel Campionato tre Nazioni. «La stagione avrebbe dovuto aprirsi nel weekend di Pasqua sul circuito piemontese di Maggiore, ma le gare furono annullate per il maltempo. Anche questo weekend siamo stati minacciati dalla pioggia, ma per fortuna abbiamo patito soltanto un’interruzione della gara di circa mezz’ora».
L’intero Campionato nazionale – che il prossimo 13 e 14 luglio farà tappa a Bure (Canton Giura) – si disputa in sole tre località… «Sì, e in ognuna si effettuano ben tre gare. I circuiti purtroppo sono pochi, e così – quando riusciamo a occuparli – approfittiamo al massimo del tempo a disposizione, e fra l’altro si assegnano punti anche in base ai risultati colti nelle qualificazioni. Per le stesse ragioni, anche per il Campionato tre Nazioni si disputano ben 24 gare distribuite su 8 weekend soltanto, il prossimo dei quali è in calendario in Germania proprio il weekend entrante, al quale però purtroppo non potrò partecipare».
Rispetto alla scorsa stagione, balzano all’occhio i nuovi colori della sua macchina… «Esatto, lo abbiamo fatto in onore di Ayrton Senna, scomparso 30 anni fa: abbiamo riprodotto la livrea della sua ultima Williams, con la quale malauguratamente si schiantò a Imola, perdendo la vita. Fra l’altro, per me quest’anno ricorre un ulteriore importante anniversario: nell’autunno del 1994, infatti, morì anche mio padre, anche lui al volante, mentre disputava proprio una gara di autrocross».