DOPING

Bufera sull’Agenzia spagnola: ‘Sono solo congetture’

Dopo le rivelazioni di un quotidiano online secondo cui avrebbe nascosto dei casi positivi, la Celad si difende. ‘Abbiamo lavorato in piena trasparenza’

Intanto, però, l’Autorità governativa parla di «danno alla reputazione»
(Keystone)
10 gennaio 2024
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L’Agenzia antidoping spagnola ha diffuso una nota con cui respinge le accuse di negligenza, affermando che le critiche mosse a suo carico sono «congetture distorte». La scorsa settimana, l’Autorità governativa per lo Sport iberico aveva chiesto le dimissioni di José Luis Terreros, il direttore della Celad, l'Agenzia nazionale antidoping, per il «danno alla reputazione» che lo sport iberico e l’agenzia stessa avevano subito nelle ultime settimane. Ad alimentare il caso era stato un rapporto sull’Agenzia inviato alla Procura spagnola a seguito di un’indagine aperta sulla denuncia per «irregolarità nell’uso dei fondi pubblici e nel controllo e nelle sanzioni sul doping», dopo che il quotidiano online Relevo aveva sostenuto che l’Agenzia antidoping avesse utilizzato «scappatoie burocratiche per nascondere i casi positivi». La risposta della Celad, affidata al comunicato diffuso in serata, parla di «notizie non vere, semplici congetture tendenziose frutto di interpretazioni sensazionalistiche ben lontane dalla normativa in vigore e dal diritto di ogni atleta».

Tuttavia, anche l’Ama – l’Agenzia mondiale antidoping – ha criticato l’Agenzia spagnola, rivelando di aver avviato un’indagine approfondita, e minacciando «conseguenze significative per lo sport spagnolo» nel caso in cui emergerà che i casi di doping non siano stati trattati in modo appropriato. Dal canto suo, la Celad risponde di non essere a conoscenza dell’avvio di alcuna indagine da parte dell’Ama. «Abbiamo sempre lavorato in difesa dello sport pulito in piena trasparenza - si legge ancora nella nota stampa -, rispettando le normative nazionali e internazionali, mantenendo in ogni momento una comunicazione onesta con l’Agenzia mondiale antidoping».

Terreros ha anticipato l'altroieri al quotidiano El Pais la sua intenzione di dimettersi, ma lo farà soltanto al momento che lui stesso riterrà opportuno. «Certo che me ne andrò, e me ne andrò con gioia, ma lo farò quando lo avrò deciso io, quando tutti mi avranno ascoltato – le sue parole –. Ma me ne andrò perché come posso continuare con persone che mi trattano in questo modo, non voglio che qualcuno pensi che me ne vada a causa di tutte queste false informazioni».