I rivieraschi si sbarazzano in semifinale del Thunerstern e affrontano ora l'atto conclusivo per la terza volta nelle ultime quattro edizioni
Tre partite: tante ne sono bastate a Biasca e Diessbach per estromettere Thunerstern e Ginevra e guadagnarsi l’accesso all’atto conclusivo. Quella di sabato scorso non è però stata una partita semplice e il collettivo di Pezzatti e Saez ha dovuto sudare le proverbiali sette camicie per uscirne a testa alta. La neopromossa ha infatti dimostrato di essere un avversario da non prendere sottogamba e il promemoria alla compagine ticinese è arrivato con una rimonta pazzesca nel secondo periodo.
Il Biasca ha dovuto fare a meno del portiere Figueiredo (infortunato e rimpiazzato da Tiziano Tatti per l’occasione), oltre a giostrare con due uomini di movimento ancora visibilmente acciaccati (Camillo Boll e Bigiotti). Ciononostante, l’inizio di confronto è stato tra i più dirompenti – se non il più dirompente nel contesto playoff – mai disputati: i padroni di casa si sono ritagliati un vantaggio notevole e, dopo nemmeno 7 minuti di gioco, conducevano per 5-0 grazie alla rete d’apertura di Gregorio Boll e alla doppietta di Saez e Ruggiero. Galvanizzati dalla performance straordinaria e dal tifo di un pubblico in visibilio i viola hanno allungato ulteriormente con Camillo Boll. La timida reazione del Thun è arrivata solo dopo il primo quarto d’ora, ma alle reti di Rettenmund e Gempeler hanno fatto seguito la tripletta di Ruggiero e la doppietta di Gregorio e la prima frazione si è così conclusa sul risultato di 8-2.
Difficile per gli ospiti rimettere una partita simile sui binari giusti e altrettanto difficile lasciarsela sfuggire di mano, ma la sensazione è che nel secondo tempo la lucidità del Biasca sia venuta meno. Complici la maggiore fisicità portata in campo dalle “Stelle” e le diverse occasioni mancate dai rivieraschi – 3 tiri diretti non concretizzati e altrettante superiorità numeriche sfumate – i bernesi si sono resi protagonisti di una rimonta incredibile, trovando due reti in rapida successione in entrata di periodo. I biaschesi hanno accusato il colpo al 40', quando, oltre alle reti di Tommasi e Rettenmund, si sono visti privare prematuramente di Ruggiero, uscito dolorante da un contrasto sfortunato con un difensore del Thun. Gli uomini di André Pereira sono riusciti a stringere i denti e oltre ad arginare le offensive avversarie hanno agguantato il pareggio al 46'29’’. Il game winning gol sotto la curva è giunto in extremis grazie al nazionale U23 Timo Devittori, che a meno di un minuto e mezzo dal termine ha finalizzato un rebound dopo il palo centrato da Gregorio Boll e ha poi mandato tutti negli spogliatoi con il 10-8 a porta sguarnita.
Al Biasca rimane certo qualcosa da recriminarsi per aver fatto rientrare in partita il Thun, ma è altrettanto importante aver centrato l’obiettivo della terza finale nelle ultime 4 edizioni nel minor tempo possibile. Questo tempo permetterà ora ai giocatori di riprendersi e radunare le energie per affrontare al meglio il Diessbach.