Le quattro sfide delle International Series 2022 hanno portato allo stadio a Londra e a Città del Messico 286’305 spettatori. Roger Goodell: ‘L’idea c’è’
Duecentottantaseimila trecentocinque (in numeri, 286’305). È il totale degli spettatori delle quattro International Series 2022, le partite di campionato che la National Football League ormai da qualche anno disputa al di fuori degli Stati Uniti. La prima risale al 2007, con la vittoria dei New York Giants su Miami, l’ultima si è giocata lunedì notte a Città del Messico tra San Francisco e Arizona (chiara vittoria dei 49.ers). Nel complesso, i tifosi europei hanno avuto la possibilità di assistere a 34 partite, 33 in Inghilterra e una in Germania, lo scorso 13 novembre all’Allianz Stadium di Monaco (69’811 spettatori). In Messico, per contro, le sfide ufficiali sono state cinque. A Londra, l’affluenza più scarsa risale al 13 ottobre 2019, con la presenza di 60’087 nel Tottenham Stadium, mentre a Wembley non si è mai andati al di sotto degli 81’000 spettatori, eccezion fatta per i 76’981 del 2011 (record assoluto, 86’215). Nel 2022 si è raggiunta un’affluenza complessiva di 207’878 spettatori.
Un interesse per il football che legittimerebbe l’idea di una franchigia installata in pianta stabile al di qua dell’Atlantico. Se ne parlava con una certa insistenza alcuni anni fa e faceva il paio con quella di portare a Londra addirittura il Super Bowl. Per quanto riguarda la squadra da riallocare, si faceva con insistenza il nome dei Jacksonville Jaguars di proprietà del pakistano Shahid Kahn, il quale nel suo portafoglio conta pure il Fulham Football Club. La franchigia della Florida ha appena sottoscritto un contratto valido fino al termine della stagione 20024 per disputare una partita all’anno a Londra. In totale, nella capitale inglese ha già compiuto nove apparizioni, più due cancellate nel 2020 dalla pandemia. Il nome dei Jaguars rimane d’attualità, anche alla luce di quanto affermato poche settimane fa dal commisioner Roger Goodell, secondo il quale la possibilità di impiantare in Europa una franchigia rimane una delle principali idee di sviluppo della Nfl. Addirittura, a detta del capo supremo della Lega, Londra avrebbe la capacità di ospitare due squadre: «Da un punto di vista del pubblico, commerciale e dei media, abbiamo dimostrato che sarebbe fattibile. Il problema rimane logistico: non tanto per quanto riguarda il trasferimento delle squadre, quanto per la loro capacità di rimanere competitive nonostante i viaggi».
Nel corso degli anni, Jacksonville ha costruito con Londra un rapporto molto stretto, tanto da avere cinque impiegati a tempo pieno dislocati nella capitale inglese e da firmare contratti commerciali con numerose imprese locali. Inoltre, può vantare un fan club che ha raggiunto le 80’000 adesioni (Union Jax) e ha aperto una scuola di flag football dalla quale sono transitati 90’000 ragazzi. I numeri delle International Series lo dimostrano: il bacino esiste, occorre solo aspettare...
Undicesima giornata: Green Bay - Tennesee 17-27. Atlanta - Chicago 27-24. Baltimore - Carolina 13-3. Buffalo - Cleveland 31-23. Houston - Washington 10-23. Indianapolis - Philadelphia 16-17. New England - NY Jets 10-3. New Orleans - LA Rams 27-20. NY Giants - Detroit 18-31. Denver - Las Vegas 16-22. Minnesota - Dallas 3-40. Pittsburgh - Cincinnati 30-37. LA Chargers- Kansas City 27-30. Arizona - San Francisco 10-38
Dodicesima giornata: Detroit (4-6) - Buffalo (7-3). Dallas (7-3) - NY Giants (7-3). Minnesota (8-2) - New England (6-4). Carolina (3-8) - Denver (3-7). Cleveland (3-7) - Tampa Bay (5-5). Jacksonville (3-7) - Baltimore (7-3). Miami (7-3) - Houston (1-8-1). NY Jets (6-4) - Chicago (3-8). Tennessee (7-3) - Cincinnati (6-4). Washington (6-5) - Atlanta (5-6). Arizona (4-7) - LA Chargers (5-5). Seattle (6-4) - Las Vegas (3-7). Kansas City (8-2) - LA rams (3-7). San Francisco (6-4) - New Orleans (4-7). Philadelphia (9-1) - Green Bay (4-7). Indianapolis (4-6-1) - Pittsburgh (3-7)