Per la seconda volta in quattro anni, i Patriots beffati da un’azione alla mano che a Las Vegas sfiora il ridicolo
Il football è uno sport che affonda le sue origini nel rugby. Con la grande differenza della possibilità di effettuare un passaggio in avanti. Una volta sola se il pallone supera la linea di partenza dell’azione, tutte le volte che si vuole se rimane dietro la linea di scrimmage. Quelle che nel rugby vengono dette "azioni alla mano", nel suo cugino statunitense non si vedono quasi mai, in quanto la possibilità di bloccare anche i giocatori non in possesso di palla le espone all’alto rischio di turnover. Sono azioni che vengono riservate a un tentativo disperato di rimonta, quando il cronometro ha raggiunto lo zero e quella rimane l’ultima possibilità per sovvertire il risultato. A volte va bene, nel 99% dei casi va male. A New England pare vada sempre a catafascio. E in modo piuttosto imbarazzante. Era capitato il 9 dicembre 2018 a Miami, quando in vantaggio 33-28 a 7" dal termine si era fatto sorprendere da un passaggio in avanti e da due all’indietro che avevano dato la possibilità a Drake di correre 40 yarde fino in endzone (con la beffa del grande Gronkowski, schierato safety per proteggere la linea di meta da un tentativo di lancio lungo, ma goffamente inciampato nel tentativo di placcare Drake).
In quel caso si era parlato di "Miracle in Miami". Da oggi, forse, si parlerà di "Miracle in Las Vegas". Sì, perché i Patriots ci sono ricascati, ma lo hanno fatto in modo ancora più assurdo, vale a dire nel ruolo che quattro anni fa era stato dei Dolphins. Tre secondi alla fine, 24-24, palla in mano a New England sulle 45 difensive, handoff per Stevenson che corre 25 yarde, poi decide di scaricare il pallone lateralmente per Myers. Il quale ritorna sui suoi passi di una decina di yarde, prima di provare un passaggio laterale verso il centro del campo, dove però non c’è nessun compagno, ma solo Chandler Jones, difensore di Las Vegas che si ritrova il pallone tra le mani, spiana con una manata Mack Jones (quarterback dei Patriots) e si invola in solitaria verso il touchdown della vittoria. Un harakiri come mai si è visto nel football moderno.
Una sconfitta, tra l’altro, che potrebbe avere pesanti ripercussioni in proiezione playoff, alla luce soprattutto degli ultimi avversari (Cincinnati, Miami e Buffalo). Quando mancano tre partite al termine della regular season, Buffalo e Kansas City (Afc), Philadelphia, Minnesota, San Francisco e Dallas (Nfc) hanno staccato il biglietto per la post season. In corsa rimangono 11 squadre nella Afc e 8 nella Nfc.
Quindicesima giornata: Seattle - San Francisco 13-21. Minnesota - Indianapolis ot 39-36. Cleveland - Baltimore 13-3. Buffalo - Miami 32-29. New Orleans - Atlanta 21-18. Carolina - Pittsburgh 16-24. Chicago - Philadelphia 20-25. Houston - Kansas City 24-30. Jacksonville - Dallas ot 40-34. NY Jets - Detroit 17-20. Denver - Arizona 24-15. Las Vegas - New England 30-24. LA Chargers - Tennessee 17-14. Tampa Bay - Cincinnati 23-34. Washington - NY Giants 12-20. Green Bay - LA Rams 24-12.
Sedicesima giornata: Giovedì: NY Jets (7-7) - Jacksonville (6-8). Sabato: Baltimore (9-5) - Atlanta (5-9). Carolina (5-9) - Detroit (7-7). Chicago (3-11) - Buffalo (1-3). Cleveland (6-8) - New Orleans (5-9). Kansas City (11-3) - NY Giants (8-5-1). New England (7-7) - Cincinnati (10-4). Tennessee (7-7) - Houston (1-12-1). San Francisco (9-4) - Washington (7-6-1). Dallas (10-4) - Philadelphia (13-1). Pittsburgh (6-8) - Las Vegas (6-8). Domenica: Miami (8-6) - Green Bay (6-8). LA Rams (4-10) - Denver (4-10). Arizona (4-10) - Tampa Bay (6-8). Lunedì: Indianapolis (4-9-1) - LA Chargers (8-6).