COSE DELL’ALTRO MONDO

La Mela di New York torna a essere grande

Giants e Jets autori di un inizio di stagione come nessuno si sarebbe immaginato. E puntano con decisione a un posto nei playoff

18 ottobre 2022
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C’era una volta una Mela alla quale tutti si sentivano in diritto di dare un morso. Unica città capace negli ultimi 62 anni di dare ospitalità a due franchigie, New York è stata per troppo tempo ai margini della Nfl che conta. Certo, in era Super Bowl i New York Giants hanno pur sempre vinto tre finali (1990, 2007 e 2011), ma dall’ultimo successo – uno spettacolare 21-17 contro New England, con quella ricezione di David Tyree a meno di due minuti dal termine, passata alla storia come "Helmet Catch" – una sola volta hanno preso parte alla post season. Per non parlare dei Jets, da undici anni alla ricerca di un posto nei playoff (tra le altre 31 squadre al via nessuno sta aspettando da così tanto tempo) e che il loro unico Super Bowl l’avevano conquistato addirittura nella stagione 1968, quella che aveva proiettato sul palcoscenico della Grande Mela "Broadway Joe" Namath. Scelte dirigenziali che definire poco illuminate risulta eufemistico non hanno (quasi) mai permesso a Giants e Jets di issarsi al di sopra della media. Tuttavia, in questa stagione che ha percorso il suo primo terzo, chi si azzarda a mordere la Mela rischia di rompersi i denti. Giants e Jets sono tornati, onestamente non possiedono le caratteristiche per sperare di arrivare fino in fondo, ma hanno dato inequivocabili segnali di rinascita. I Giants vantano un record di 5-1, i Jets hanno subito una sconfitta in più, ma sono reduci da due significative vittorie consecutive: contro gli acerrimi rivali di Miami e, soprattutto, in trasferta al Lambeau Field di Green Bay.

Alla base dei successi di entrambi, il lavoro di due allenatori giovani, Brian Daboll (Giants, al primo anno), e Robert Saleh (Jets, secondo anno). La franchigia della Nfc ha finalmente trovato il miglior Daniel Jones, dopo tre anni piuttosto deludenti, durante i quali era stato troppo soggetto agli intercetti. Ma soprattutto ha riabbracciato il runner Saquon Barkley (di rientro da un infortunio), sin qui il secondo migliore della lega con 616 yarde all’attivo. I Jets, dal canto loro, hanno lavorato molto bene negli ultimi draft, nel corso dei quali hanno avuto a disposizione diverse scelte al primo giro. Si sono accaparrati il talento di Zach Wilson dietro al centro (il ragazzo deve però ancora maturare), mentre per questa stagione hanno portato sull’Hudson il runner Breece Hall (fenomenale nelle ultime due uscite), il corner Ahmad "Sauce" Gardner e il defensive end Jermaine Johnson, tutti giocatori che stanno facendo la differenza.

La stagione è ancora troppo lunga per azzardare pronostici: nella loro division i Giants se la devono vedere con Philadelphia, unica squadra tutt’ora imbattuta, mentre i Jets sono inseriti in una Afc East dove Buffalo, Miami e anche New England ambiscono ai playoff. Tuttavia, la Grande Mela sta tornando a far parlare si sé anche nella Nfl. Un passo avanti notevole.

Sesta giornata: Chicago - Washington 7-12. Atlanta - San Francisco 28-14. Cleveland - New England 15-38. Green Bay - NY Jets 10-27. Indianapolis - Jacksonville 34-27. Miami - Minnesota 16-24. New Orleans - Cincinnati 26-30. NY Giants - Baltimore 24-20. Pittsburgh - Tampa Bay 20-18. Los Angeles Rams - Carolina 24-10. Seattle - Arizona 19-9. Kansas City - Buffalo 20-24. Philadelphia - Dallas 26-17. Los Angeles Chargers - Denver 19-16

Settima giornata: Arizona (2-4) - New Orleans (2-4). Baltimore (3-3) - Cleveland (2-4). Carolina (1-5) - Tampa Bay (3-3). Cincinnati (3-3) - Atlanta (3-3). Dallas (4-2) - Detroit (1-4). Jacksonville (2-4) - NY Giants (5-1). Tennessee (3-2) - Indianapolis (3-2-1). Washington (2-4) - Green Bay (3-3). Denver (2-4) - NY Jets (4-2). Las Vegas (1-4) - Houston (1-3-1). LA Chargers (4-2) - Seattle (3-3). San Francisco (3-3) - Kansas City (4-2). Miami (3-3) - Pittsburgh (2-4). New England (3-3) - Chicago (2-4)