MOUNTAIN BIKE

Flückiger si proclama innocente. E critica l’antidoping

Tre settimane dopo la positività allo zeranolo il bernese dice la sua: sostanza rara in quantità minima. König: ‘Per questo servivano altre verifiche’

Il campione B? Può attendere, dice il bernese (almeno per ora)
(Keystone)
7 settembre 2022
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Sono passate ormai tre settimane, da quando è scoppiata la bomba della positività di Mathias Flückiger allo zeranolo, e finalmente il biker bernese per la prima volta decide di dire la sua. Lo fa in un comunicato stampa, in cui dichiara di non aver mai assunto consapevolmente la sostanza vietata, lo zeranolo, appunto, sostanza anabolizzante rilevata molto raramente e che nel caso di Flückiger è stata trovata in una quantità molto ridotta nel campione prelevato il 5 giugno in occasione dei Campionati svizzeri di cross country, come ha rivelato il laboratorio di Losanna. Flückiger s’interroga sulle «possibili spiegazioni» riguardo a quel risultato, ma al tempo stesso dice di non capire come la quantità rinvenuta abbia potuto portare alla sua sospensione, pur se in via cautelare, pronunciata il 18 agosto: a causa della concentrazione molto bassa e all’eccezionalità del ritrovamento di una sostanza come lo zeranolo, tipicamente utilizzato nell’allevamento del bestiame (non, però, in Europa, dove è vietato impiegare sostanze anabolizzanti), tale risultato avrebbe dovuto essere considerato atipico.

Secondo quanto spiega però Ernst König, direttore di Swiss Sport Integrity, il risultato delle analisi di laboratorio era stato inizialmente catalogato come atipico, «ecco perché si sono rese necessarie ulteriori analisi. Tuttavia non siamo riusciti a trovare alcuna spiegazione probabile per una contaminazione».

La rarità del ritrovamento della sostanza e le ulteriori verifiche spiegano il perché tra il 5 giugno, giorno del prelievo del campione, e l’annuncio del risultato siano passati due mesi e mezzo. Tuttavia, Flückiger durante quel lasso di tempo avrebbe preferito ricevere informazioni in merito al suo caso: secondo il trentatreenne bernese, per evitare che si verifichino false condanne, l’Agenzia mondiale antidoping ha emanato istruzioni per simili casi, «purtroppo però Swiss Sport Integrity (l’ex Antidoping Svizzera, ndr) tali istruzioni non le ha seguite».

Così, il vincitore della generale di Coppa del mondo nel 2021 si è ritrovato nella spiacevole condizione di venire a conoscenza della sua positività immediatamente prima degli Europei di Monaco e dei Campionati mondiali che si sarebbero svolti una settimana dopo. «Effettivamente – ammette Ernst König – il timing è stato infelice, ma non è stata certo una cosa intenzionale». Aggiungendo che da parte di Swiss Sport Integrity in precedenza non vengono mai fatte comunicazioni.

A quando l’analisi del campione B?

Ora Flückiger chiede di essere messo a conoscenza di tutto ciò che riguarda il suo campione A, ma visto che nel suo caso ogni scadenza è per il momento sospesa, il biker rossocrociato dice di non sentirsi sotto pressione quanto alla richiesta dell’analisi del campione B. In ogni caso non è una priorità per lui, in quanto il campione A non ha rilevanza perché lo zeranolo non è noto per essere una sostanza dopante, in più la quantità rilevata è così esigua. Secondo Flückiger, poi, il laboratorio di Losanna ha indicato che il risultato sarebbe potuto essere dovuto all’ingestione di carne contaminata, aggiungendo inoltre di essersi sottoposto ad altri due test antidoping negativi, poco prima e poco dopo gli stessi campionati nazionali.