A Lenzerheide il biker ticinese si è imposto allo sprint nella short-track, davanti a Flückiger, Hatherly e Schurter
Filippo Colombo ha rotto il ghiaccio e a Lenzerheide ha conquistato il suo primo successo in Coppa del mondo. Lo ha fatto nella specialità nella quale veste la maglia di campione svizzero, vale a dire la short-track, precedendo allo sprint il bernese Mathias Flückiger, il sudafricano Alan Hatherly e il beniamino di casa Nino Schurter. Che fosse soltanto questione di tempo, lo avevano capito tutti e tutti sapevano che prima o poi il biker ticinese si sarebbe issato ai vertici del cross-country. Che lo facesse proprio in terra grigionese, per contro, non era affatto scontato. Colombo, infatti, nel corso dell’ultimo mese ha dovuto lottare con problemi di salute che gli hanno fatto perdere diversi giorni di allenamento… «Non sapevo quale sarebbe stata la mia forma qui a Lenzerheide. A quanto pare, le ultime due settimane nel corso delle quali mi sono potuto preparare molto bene nel corso dello stage in Engadina, hanno dato i loro frutti. Questa vittoria è di ottimo auspicio per la gara di domenica».
La prestazione di Colombo è stata poco meno che perfetta. Dopo una partenza che lo ha visto scivolare dall’11° al 19° posto al termine del giro di lancio, il biker ticinese ha iniziato la sua rimonta, per ritrovare le prime posizioni già al terzo dei dieci giri in programma. «I primi 50 metri non sono stati i migliori e avevo timore di una brutta partenza, perché su questo tracciato c’è il rischio di ritrovarsi subito lontano dai primi. Invece, quasi senza accorgermene in due giri mi sono ritrovato davanti. Il ritmo non era particolarmente elevato, per cui ho cercato di restare lì in agguato, pronto a rispondere nel caso in cui qualcuno avesse attaccato».
Una dimostrazione della capacità di gestire la situazione anche dal profilo tattico e di rimanere sempre nelle prime posizioni, senza però esporsi troppo... «A tre giri dalla fine Hatherly ha attaccato molto forte e siamo rimasti in cinque. Nella tornata seguente è arrivata la strattonata di Flückiger e mi sono ritrovato davanti con il bernese e con Schurter». Il terzetto elvetico è transitato al comando all’imbocco dell’ultimo giro. Come è andata la tornata decisiva, vale la pena che a raccontarlo sia proprio il vincitore… «Personalmente, se possibile preferisco affrontare il giro conclusivo al comando, per cui mi sono messo subito davanti. Ho fatto la salita a tutta e quando ho scollinato in testa ho capito che le mie possibilità di vittoria erano considerevolmente aumentate. In effetti, sapevo che nella parte di bosco, oltretutto in discesa, non mi avrebbero potuto sorpassare, per cui ho giocato anche di tattica, cercando di rallentare per recuperare là dove potevo. Ero conscio dell’importanza di arrivare sul ponte in prima posizione, perché a Lenzerheide lo sprint ce lo si gioca praticamente in curva e così ho potuto scegliere la traiettoria migliore, già sapendo di possedere una punta di velocità superiore a molti avversari».
Il successo nella short-track permetterà a Colombo di partire in pole-position domenica in una gara che sarà molto diversa, sia dal profilo dello sviluppo chilometrico, sia per quanto riguarda l’aspetto tattico... «Innanzitutto sono contento di poter affrontare la gara di domenica con ricordi piacevoli di Lenzerheide 2022. Il fatto di partire in prima linea, su un percorso come questo rappresenta senza dubbio un vantaggio. I presupposti per fare bene ci sono e ho una gran voglia di godermi il percorso e l’ambiente eccezionale di Lenzerheide. Il fisco ha risposto bene, bisognerà capire se tutti i tasselli andranno al loro posto anche tenuto conto del chilometraggio più importante. Di sicuro c’è la testa, pronta per una gara subito davanti e da protagonista».
La prova di domenica incombe, non c’è stato tempo per festeggiare questo primo successo in Cdm... «Spero di festeggiare ancora di più domenica...».
In classifica generale, Nino Schurter mantiene la leadership con 1’004 punti, davanti al romeno Vlad Dascalu, ottavo nella short-track, a quota 810 e Mathias Flückiger con 776. Filippo Colombo occupa la 13.ma posizione con 480 punti.
Ancora una volta il movimento elvetico della mountain-bike ha dimostrato tutto il suo valore. Oltre ad aver piazzato tre suoi rappresentanti nei primi quattro posti della gara maschile, ha portato sul podio due atlete nella prova femminile: Alessandra Keller e Jolanda Neff. Le due sono state battute soltanto dalla svedese Jenny Rissveds che se n’è andata in solitaria quando al termine mancavano ancora due giri. Alle sue spalle, Keller e Neff hanno a lungo lottato con le francesi Pauline Ferrand-Prevot e Loana Lecomte e hanno avuto la meglio allo sprint.
Per quanto riguarda la classifica generale comanda l’australiana Rebecca McConnell con 1’125 punti, seguita dalla francese Lecomte (954) e dalla svedese Rissveds (750). La migliore delle elvetiche è Alessandra Keller al sesto posto (672), con Sina Frei nona (587) e Jolanda Neff decima (559).